Raduno di quad sulle Dolomiti Mountain Wilderness denuncia

Mountain Wilderness ha presentato un esposto contro le autorizzazioni rilasciate dai Comuni bellunesi e da quello di Moena, in Trentino, per il transito dei quad in occasione del raduno dell’11 giugno in val di Gares (Canale d’Agordo).

Secondo il presidente onorario dell’associazione, Luigi Casanova, «le autorizzazioni, comprese quelle dei servizi della Regione Veneto e della Provincia autonoma di Trento, purtroppo anche quelle dei Servizi forestali che dovrebbero essere servizi preposti alla tutela dell’ambiente, sono carenti proprio sul tema ambientale e del rispetto delle leggi italiane e delle direttive dell’Unione europea».

«Nel caso la denuncia risulti ininfluente Mountain Wilderness e altre associazioni saranno presenti con azioni di disobbidienza civile nonviolenta nelle due giornate del raduno», afferma Casanova.


IL COMUNICATO

Mountain Wilderness, con un esposto denuncia, chiede alle Procure di Belluno e Trento, un intervento urgente inteso ad impedire lo svolgimento del raduno dei quad a Falcade, con il fine di ripristinare su tutto il territorio interessato il rispetto delle normative ambientali nazionali ed europee, di far rispettare le leggi di divieto al transito dei mezzi a motore su percorsi non idonei e di riportare su questi territori il rispetto assoluto dei valori ambientali riconosciuti da Rete Natura 2000 e dalla Convenzione delle Alpi.

Le autorizzazioni rilasciate per un raduno che coinvolge 55 quad e si svolge lungo un tracciato di 98 chilometri dei quali 72 sono sterrati, attraversando boschi, pascoli, terreni impervi di alta quota, in zone ad alta sensibilità ambientale e naturalistica, non rispettano le norme che che tutelano gli ambienti di alta quota, le aree sottoposte a vincolo idrogeologico, le aree Siti di Importanza Comunitaria (SIC), le aree Zone di Protezione Speciale (ZPS), le aree Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
Dalla documentazione rilevata risulta che ad oggi la manifestazione in oggetto non sia stata sottoposta a Valutazione d’Incidenza. In assenza della Valutazione di Incidenza ne discende che le autorizzazioni rilasciate dai Comuni siano da ritenersi illegittime e che la manifestazione come programmata non debba, assolutamente, essere svolta.

Questa manifestazione invade territori particolarmente sensibili dal punto di vista sia ambientale che paesaggistico e sono tutelati da un trattato internazionale, la Convenzione delle Alpi, ratificata anche dall’ Italia e che nei suoi protocolli invita gli Enti pubblici ad evitare ogni evento che porti motorizzazione alle alte quote.

Con questa iniziativa auspichiamo che da subito la magistratura e le rispettive Questure impongano a Comuni, Regione e Provincia di Trento il ritiro delle autorizzazioni. E’ grave che una associazione di volontari debba sostituirsi agli enti e istituzioni preposti per far rispettare la legalità. Nel caso la denuncia risulti ininfluente Mountain Wilderness e altre associazioni saranno presenti con azioni di disubbidienza civile nonviolenta nelle due giornate del raduno.

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