Lavori al Passo Fedaia Sì alla nuova galleria

Finalmente partiti. Mercoledì 26 aprile è stato installato il cantiere per i lavori per la messa in sicurezza dalle valanghe dei versanti a monte della strada statale 641 del Passo Fedaia.
L’intervento prevede la rettifica del tratto stradale e la realizzazione di una nuova galleria artificiale paravalanghe, in corrispondenza del decimo chilometro per uno sviluppo di circa 120 metri.

L’opera, prevista dal piano stralcio della mobilità della Val di Fassa, si è resa necessaria in quanto tale tratto è già stato interessato in passato da fenomeni distruttivi. Il termine dei lavori è previsto per ottobre 2018.
I lavori saranno eseguiti evitando, per quanto possibile, la chiusura della statale del Passo Fedaia, nel tratto interessato.

Tuttavia, per particolari esigenze operative e per ragioni di sicurezza, da concordare preventivamente con l’impresa appaltatrice, saranno poste alcune limitazioni al traffico. Quando necessario e nei tratti interessati dalle opere, sarà istituito un senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico. Le chiusure saranno limitate a poche fasi critiche delle lavorazioni previste e gestite in maniera opportuna, su fasce orarie, eventualmente anche notturne, in modo da minimizzare il disturbo agli utenti.

L’intervento prevede essenzialmente una galleria artificiale paravalanghe in cemento armato del tipo a tettoia con finestrature verso valle con dei pilastri che si innestano sui muri di sostegno e a monte da un muro di controripa.
Inoltre chiusura della sezione, superiormente, tramite una soletta in cemento armato e muri di sostegno della carreggiata stradale in cemento armato fondati su fondazioni superficiali.Altri muri in cemento armato saranno fondati su fondazioni superficiali ed è prevista la rinaturalizzazione dell’area attraverso il ricoprimento del riempimento a monte della galleria artificiale, con terra vegetale.

Verrà inoltre demolito, rimosso e smaltito il ponte crollato e ad oggi presente in loco, a lato dell’attuale tracciato stradale e in parte interferente con il tracciato di progetto.
Nel corso degli anni sono state infatti innumerevoli le voci, dirette alla Provincia di Trento, per reclamare una definitiva soluzione che permettesse a questo importante collegamento di essere agibile 12 mesi all’anno.

Un’arteria, è stato ricordato dalla Procuradora Elena Testor, «indispensabile per l’economia della val di Fassa». Proprio Elena Testor presentò un paio di anni fa ai consiglieri provinciali una petizione al riguardo.
La strada statale ha una lunga storia alle spalle, essendo stata strada di confine prima tra Italia e Austria e poi tra Trentino e Veneto. Un’arteria, negli inverni nevosi, spesso chiusa e comunque assai pericolosa. Le soluzioni finora adottate, come i «gasex», non sono risultate sufficienti e l’unica vera risposta era quella di realizzare gallerie paravalanghe nel tratto del lungolago del Fedaia. E questo da ieri è un po’ più vicino.

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