Per l'ospedale di Fiemme la generosità di molti

di Luigi Oss Papot

Si è ufficialmente chiusa la campagna di raccolta fondi destinata all'ospedale di Fiemme organizzata dall'associazione «Giuliano per l'organo di Tesero»: un successo oltre le aspettative, che ha permesso di donare al nosocomio di Cavalese attrezzature per un valore di circa 120 mila euro.

Fra la piattaforma online «Gofundme» ed il conto corrente dedicato, si è arrivati infatti alla mirabolante somma di 80 mila euro donati dalla metà di marzo: ma grazie alla partecipazione all'iniziativa da parte dei fornitori e al decreto rilancio sull'esenzione dell'Iva per alcune attrezzature sanitarie, il valore totale di quanto donato arriva alle tre cifre.

Sono stati donati un ecografo e una sonda ecocardiografica, un elettrobisturi, un sistema di anestesia e ventilazione, un impianto audio-video per la sala dialisi, un monitor multi-parametrico trasportabile ed una bilancia a sedia elettronica.
«Hanno donato in tanti, al di là di ogni aspettativa - commenta la presidente dell'associazione Luisa Mich - soci e non, alcuni più volte, molti in modo anonimo, per un totale di più di 500 donazioni. Fra i grandi donatori ci sono anche aziende e privati.

Hanno donato medici, infermieri, operatori sanitari in servizio e in pensione, amici ed ex colleghi di lavoro di Giuliano, tecnici e amministrativi dell'Azienda Sanitaria che sono stati fondamentali per la realizzazione dell'iniziativa, per individuazione gli strumenti da donare, gestire gli ordini, la consegna e il collaudo. Abbiamo già ricevuto un sentito ringraziamento dai medici: hanno dichiarato che queste attrezzature permettono una migliore organizzazione della pratica clinica quotidiana».

Il successo dell'iniziativa è testimoniato appunto dalla gran quantità di donazioni, non solo dal Trentino, ma anche da molte regioni italiane, soprattutto Veneto e Lombardia, e poi anche da Canada e Stati Uniti. Ha fatto la sua donazione anche un medico americano che era stato a sciare a Canazei in passato: si era infortunato ed era stato curato proprio all'ospedale di Cavalese.
«Ci ha scritto che si era trovato molto bene -ricorda Mich - ed ha voluto contribuire e ringraziare ancora, a distanza, in questo modo tutte le persone che ha incontrato».
Le attrezzature andranno ad integrare la dotazione già in carico all'ospedale, permettendo una migliore organizzazione della pratica clinica quotidiana, ma poi risulteranno utili anche in futuro per una migliore risposta alle esigenze dei pazienti.
Nelle scorse settimane, si è svolto un piccolo incontro conclusivo per la chiusura della campagna di raccolta fondi, con l'associazione che ha donato al personale ospedaliero una tavola delle «Formiche» di Fabio Vettori. Significative, anche in quel contesto, le parole della presidente Luisa Mich: Abbiamo potuto aiutare i nostri medici e tutta la comunità con le attrezzature. Possiamo farlo, e sono certa che lo vogliamo, anche con i nostri comportamenti. Aiutiamoli ad aiutarci a salvaguardare la nostra salute, il bene più prezioso che abbiamo».

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