Pieve di Bono, la Bomé si amplia Via libera al progetto

Con dodici voti favorevoli, un astenuto e due assenti il consiglio comunale di Pieve di Bono-Prezzo, nel corso della seduta di giovedì sera, ha approvato, dopo aver valutato le motivazioni di pubblica utilità presentate nella relazione che accompagnava la richiesta della deroga urbanistica alla Bomè Srl per l’ampliamento del compendio produttivo nella zona adiacente all’attuale stabilimento.

L’azienda, nata nel 1962 ed oggi guidata dai fratelli Silvietto, Dario e Nora Bomè, ha intrapreso negli ultimi anni un percorso imprenditoriale virtuoso che le ha permesso di passare da piccola macelleria ad azienda riconosciuta ed apprezzata in ambito nazionale ed internazionale per la produzione di speck, pancetta, carne salada e molte altre specialità trentine di alta qualità, ed occupa attualmente circa 25 persone.

L’attività di Bomè srl si trova ora nell’esigenza di assecondare in modo strutturato la crescita aziendale in atto, integrando la capacità produttiva ed innovando le dotazioni specialistiche al fine di garantire il soddisfacimento degli stringenti requisiti di qualità richiesti dalle certificazioni internazionali di prodotto.
È stato quindi incaricato lo studio tecnico di ingegneria e architettura Eng Group Srl di Creto il quale, guidato dal socio Ing. Paolo Armani, ha elaborato la progettazione definitiva avvalendosi altresì di un team di professionisti specializzati del settore i quali, in occasione del consiglio comunale, hanno illustrato l’intervento previsto.
Il contesto urbanistico nel quale sorge l’attuale compendio è caratterizzato dalla presenza di aree industriali-artigianali edificate, le quali sono state interessate nei primi anni 2000 dall’incremento della classificazione della pericolosità geologica, a seguito delle evidenze emerse sulla cosiddetta frana di Prezzo, evento geologico particolarmente attenzionato dalla Provincia Autonoma di Trento.
L’estensione dell’area di pericolosità ha determinato pertanto fortissime restrizioni rispetto all’utilizzo urbanistico del suolo. La proposta progettuale complessiva, si legge nella documentazione tecnica presentata finora agli uffici competenti, è stata impostata su capisaldi tecnici imposti da determinati fattori tra i quali l’esigenza di un collegamento diretto fra il nuovo fabbricato ed il reparto stagionature dell’attuale compendio oltre che alla necessità di armonizzare la proposta progettuale generale rispetto al contesto urbanistico e paesaggistico in cui essa è inserita.

Gli interventi, la cui documentazione progettuale sarà ora trasmessa al servizio urbanistica della Provincia per il parere definitivo che deve esprimere la Giunta provinciale, prevedono un primo ambito, costituito dal nuovo volume edificato e la passerella di collegamento alle stagionature attuali ed un secondo ambito di intervento costituito dalla sola riqualificazione dei prospetti nord e ovest del fabbricato attuale, funzionale a conseguire l’inserimento complessivo dell’intera proposta edilizia nel contesto.

L’intervento più impattante a livello visivo è quindi la passerella di collegamento tra i due stabilimenti che sorge ad un’altezza rispetto alla strada comunale di 5,50 metri e quindi conforme al passaggio di mezzi di soccorso e mezzi pesanti.

La realizzazione del nuovo compendio permetterà altresì di razionalizzare il processo produttivo attualmente distribuito attualmente in vari stabilimenti dislocati sul territorio provinciale riducendo anche i flussi di traffico di mezzi pesanti da e per l’azienda.
Con la deroga urbanistica concessa dal Consiglio comunale di Pieve di Bono-Prezzo, il quale ha tenuto in forte considerazione anche la volontà di mantenere sul territorio una realtà storica molto ben avviata ed il futuro aumento di occupazione previsto, si aggiunge un ulteriore tassello all’iter autorizzativo per arrivare all’inizio dei lavori i quali sono previsti tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

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