Cavedago, riaperto lo sportello della Cassa rurale

Per la cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, forse sono più i costi dei guadagni di mantenere aperta la filiale di Cavedago. Tuttavia, proprio per conservare lo spirito di reciproca mutualità e la funzione sociale della cooperativa di credito che, a parte Spormaggiore, opera sull’intero altopiano, la cassa rurale ha fatto l’impossibile per ridare a Cavedago la sua banca, dopo che lo scorso mese di agosto dei malviventi fecero saltare il bancomat con la dinamite.

L’assalto di quella notte, oltre ad aver disintegrato lo sportello bancomat, distrusse anche gli uffici che ora sono stati completamente rimessi a nuovo. Anche gli abitanti del piccolo paese di Cavedago temevano di aver perso per sempre la loro banca.

E invece, lunedì sera, si sono riaccese le luci dell’ufficio ed erano tanti i clienti che hanno festeggiato, assieme al presidente Andrea Armanini e al direttore generale Davide Donati, la riapertura della filiale. «Non abbiamo mai messo in dubbio la volontà di restare a Cavedago - ha detto il presidente  Andrea Armanini - in quanto riteniamo che il ruolo di una banca di credito cooperativo sia proprio quello di essere vicina al territorio, assicurando i servizi basilari per i cittadini e per la comunità».

Lo sportello era stato aperto l’8 giugno 1986 e Cavedago annovera oggi 111 soci e 420 clienti, con risparmi depositati per 16 milioni di euro, rispetto ad una popolazione residente di 520 abitanti. «Ritengo che l’investimento per ricostruire la nostra filiale di Cavedago dimostra la volontà di restare vicini a questa comunità, offrendo attrezzature più moderne e spazi più riservati», ha detto ai soci il direttore Davide Donati durante una breve cerimonia inaugurale, conclusasi con un brindisi e la visita della filiale. È stato collocato nella stessa nicchia un nuovo bancomat più moderno e con più funzioni di quello fatto esplodere con la dinamite.

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