Porte aperte alla Mach quintali di spezzatino e polenta presi d'assalto dai visitatori

Grande affluenza alla Fondazione Edmund Mach, che ieri, in occasione dei festeggiamenti per i 145 anni di fondazione dell’ente, ha organizzato una giornata a «porte aperte». Alcune migliaia di visitatori, soprattutto famiglie - informa una nota - hanno affollato il campus già dalle prime ore del mattino. Presa letteralmente d’assalto la ristorazione che ha proposto i piatti della tradizione trentina.
Anche il tendone riscaldato con dolci e bevande ha fatto il pieno di presenze tra strudel, frittelle e vino della Fondazione Mach.

Cifre alla mano, ecco i quantitativi consumati: 1300 pasti, 200 Kg di polenta, 180 Kg di spezzatino, 1200 tortei di patate, 350 taglieri di formaggi e affettati, 1800 frittelle di mela, 40 strudel, 150 Kg di castagne. E poi ancora, 230 degustazioni proposte dagli studenti con i prodotti agroalimentari da loro preparati, 1000 palloncini nell’area bambini, 1100 partecipanti alle visite guidate (200 all’ora), 700 iscritti alle attività su prenotazione, 150 visitatori ad assaggiare i formaggi d’alpeggio nella proposta del laboratorio sensoriale, 90 partecipanti agli aperitivi scientifici.

Grande soddisfazione alla Fondazione dove il tavolo organizzatore, composto da circa 25 persone, è stato alle prese da diversi mesi con i preparativi. Inoltre, 500 persone, tra studenti, docenti, ricercatori e tecnici, hanno accolto i visitatori per spiegare le attività.

Aperto per l’occasione anche il Museo degli usi e costumi della gente trentina che festeggiava il centenario dalla nascita del suo fondatore, l’etnografo trentino-boemo Giuseppe Šebesta (Trento 1919 - Fondo 2005). Al Museo giornata di festa con laboratori didattici, visite tematiche interattive, spettacoli di burattini, concerti, dimostrazioni di lavori di artigianato tradizionale. Inaugurata anche la mostra «Dal cassettone della bisnonna. Tessuti e indumenti della collezione AIFo al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina» ed il volume «Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. I primi cinquant’anni 1968-2018».

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