Centraline sul torrente Chiesti 3 rinvii a giudizio

Un incarico di progettazione, secondo l’accusa «parcellizzato» per evitare di passare attraverso una gara d’appalto a evidenza pubblica, ha messo nei guai il sindaco di Malé Bruno Paganini e due imprenditori della Vimax srl di Trento, società in prima linea nella progettazione di impianti idroelettrici, Vittorino Betti e Massimiliano Vialli. Nel procedimento penale si costituirà, la delibera è stata pubblicata ieri sul sito dell’amministrazione comunale, anche il Comune di Malé con l’avvocato Alessandro Baracetti.

La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal pubblico ministero Carmine Russo sulla base di indagini condotte dalla Guardia di finanza. Il reato contestato ai tre imputati è turbata libertà degli incanti.
Secondo la procura i tre, in concorso tra loro, avrebbero concordato l’affidamento diretto allo studio professionale dell’incarico di progettazione di impianti idroelettrici lungo il corso del torrente Rabbies, nel tratto inferiore, frazionandolo in tre diversi affidamenti. Il primo incarico da 21.401 euro era per l’esecuzione dei rilievi topografici; seguiva poi un secondo affidamento da 45.991 euro per il progetto esecutivo; infine c’era un terzo affidamento da 31.875 euro per l’incarico di coordinatore per la sicurezza. I tre incarichi vennero affidati, con singolare tempismo, tutti lo stesso giorno (il 31 marzo 2015) con delibere di giunta numero 55, 56 e 57. Secondo l’accusa la progettazione in realtà era stata oggetto di una preliminare trattativa unitaria.

La successiva divisione secondo il pm Russo serviva per rimanere sotto la fatidica soglia di 46.000 euro che legittima l’affidamento diretto. L’importo complessivo, vicino ai 100 mila euro, avrebbe invece imposto di procedere a gara d’appalto.

Naturalmente va sottolineato che le accuse sono ancora tutte da dimostrare. In fase di indagini preliminari e di avviso di deposito atti il numero degli indagati era maggiore. Alcune posizioni sono state dunque archiviate. Rimangono tre imputati che si preparano ad affrontare l’udienza preliminare negando ogni addebito. Il sindaco Paganini, che avrà come spina nel fianco la sua stessa amministrazione comunale costituita parte civile per chiedere i danni, è difeso dagli avvocati Stefano Ravelli e Giampiero Mattei, mentre i due imprenditori sono difesi Betti dall’avvocato Giovanni Rambaldi e Vialli dagli avvocati Luca e Giorgio Pontalti. L’udienza preliminare è stata fissata per il 15 novembre.

La vicenda si era aperta a maggio 2017 quando gli investigatori del Nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di Finanza effettuarono una serie di acquisizioni documentali presso gli uffici del Comune di Malé, ma anche presso le abitazioni di alcuni amministratori tra cui anche quella del sindaco Bruno Paganini. L’inchiesta era partita da un esposto e gli investigatori della Finanza, allora, avevano acquisito la documentazione relativa agli incarichi legati alle due opere pubbliche in questione a partire dalle prime delibere e determinazioni.
Inevitabilmente, la notizia, allora, aveva avuto ampia risonanza tra la comunità maletana, ma anche dell’intera Val di Sole, tanto che anche il gruppo di minoranza non era stato a guardare e aveva chiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale per affrontare la questione e capire meglio i contorni della vicenda. Durante la seduta il primo cittadino si era dichiarato sereno, così come il gruppo di maggioranza, e in attesa degli esiti della magistratura.

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