L'allarme della Rsa di Pellizzano tanti morti, situazione complessa e dalla Provincia poche risposte

di Lorena Stablum

La situazione è complessa, lo conferma il direttore dell’Apsp di Pellizzano Lorenzo Holler che risponde ai familiari preoccupati degli ospiti della struttura. Le loro preoccupazioni sono apparse l’altroieri su l’Adige. La gestione dell’emergenza impegna costantemente, ogni giorno, lo staff sempre più ridotto della casa di riposo e così il contatto con i familiari degli ospiti ne risente. «La struttura è stata sottoposta a un notevole stress in queste tre settimane - ammette il direttore - Ciò che potevamo fare lo stiamo facendo».

Il direttore, quindi, spiega come l’Apsp abbia cercato di far fronte all’emergenza. «Già dal 24 febbraio nella struttura non si sono più svolti momenti collettivi e dal 5 marzo, conformemente alla normativa nazionale, è stato precluso l’accesso alla struttura ai familiari - commenta il direttore - A questo abbiamo ovviato con la possibilità di realizzare videochiamate nella fascia antimeridiana di ciascuna giornata. Il servizio è stato realizzato da diversi soggetti con mansioni non sanitarie che purtroppo si sono progressivamente assentati dal servizio. Questi compiti sono stati affidati prima a una Oss poi ad alcune infermiere nei ritagli di tempo. La progressiva assenza dal servizio di fino a 39 addetti su circa 70 ha imposto di poter realizzare solo saltuariamente il servizio di collegamento telefonico. Siamo riusciti a riattivarlo l’8 aprile con l’assunzione di una nuova figura di animatore in sostituzione di quella assente per maternità. Parallelamente non è mai mancato un aggiornamento giornaliero sanitario ai familiari degli ospiti che non versassero in buone condizioni o che vedessero peggiorato il loro stato di salute. In caso di richieste da parte dei familiari degli ospiti, viene data risposta sul quadro clinico degli stessi.

Non viene data informazione ai non familiari, invece, sul quadro clinico di ospiti terzi per evidenti ragioni di privacy, mentre la situazione complessiva dello stato di salute degli ospiti sintomatici, positivi e asintomatici, è giornalmente trasmessa all’Azienda sanitaria». Holler, poi, dice come il centralino, anche se non presidiato, offra comunque e in modo automatico la possibilità di mettersi in contatto con la struttura grazie alle opzioni di scelta.

«Solo su insistita richiesta della nostra Apsp - aggiunge - sono stati assoggettati a tampone tutti gli operatori della struttura e analoga attività è stata condotta a tappeto sugli ospiti. Gli operatori sanitari risultati positivi sono stati, come da protocolli sanitari, immediatamente allontanati dal lavoro e sono seguiti direttamente dall’Azienda sanitaria. Si sta inoltre cautelativamente operando, da circa 10 giorni, nei confronti di tutti gli ospiti come se fossero potenzialmente infetti con l’estensione del loro isolamento nelle rispettive stanze e contestualmente tutto il personale sanitario è stato dotato di idonei Dpi».

Holler ricorda, poi, come anche all’Apsp di Pellizzano le forniture istituzionali di Dpi fossero scarse, come la struttura abbia dovuto provvedere ad acquisti diretti, e come il reperimento del materiale di protezione sia comunque avvenuto coerentemente alle direttive sanitarie e all’evolversi della situazione della struttura. «A fronte delle numerosissime assenze abbiamo provveduto a mantenere i livelli essenziali dei servizi con 16 assunzioni a partire dal 1° aprile di cui 12 ausiliari di cucina, pulizie e assistenza, 3 Oss di cui 2 per tramite della Comunità di valle e di un animatore - evidenzia Holler -. Queste assunzioni sono state essenziali per mantenere i minimi livelli assistenziali sanitari e di relazione, non avendo sinora l’Azienda sanitaria e le altre Apsp vicine potuto offrire un aiuto alternativo». In merito al bilancio e alla raccolta fondi, infine, Holler evidenzia come l’equilibrio economico finanziario sia fortemente messo alla prova rispetto alle uscite per le numerose spese di carattere straordinario, «non coperte in alcun modo dalla Provincia».

«Per questo ci siamo ritrovati a richiedere, come in altre Apsp, donazioni che rendiconteremo a fronte delle connesse spese straordinarie - conclude -. Ricordo infine che il 22 dicembre 2018 gli ospiti e i familiari della casa di riposo hanno eletto i loro rappresentanti e che questi operano abitualmente in collaborazione con la struttura».

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