Forte Strino, anche le volpi sono appassionate di storia

Anche agli animali interessa la storia.
Pare proprio di sì, a giudicare da quanto accaduto di recente a Forte Strino, durante la visita «Notturno di Guerra». Per nulla impaurita dai visitatori e forse attratta dalle luci al forte, di solito spente e dai rumori del forte, normalmente avvolto dal silenzio, una piccola volpe è entrata a perlustrare le sale del forte. Senza paura e quasi in punta di piedi, o meglio in questo caso di zampe, la volpe ha esplorato il forte guardandosi in giro, forse ad un certo punto sorpresa di trovare dei visitatori umani in giro per la fortezza. Forte Strino era infatti aperto per l’iniziativa «Notturno di Guerra» tutti i mercoledì sera al forte alle 21 (è gradita la prenotazione al 0463/758200) per scoprire il forte nelle ore notturne, ascoltare i racconti della guerra da parte delle guide e, grazie agli oggetti custoditi in loco, capire cosa hanno vissuto i soldati e com’è stata la Grande Guerra in questa zona. Ebbene a «Notturno di Guerra» non ha voluto mancare neanche la volpe, forse una volpe interessata alla storia locale, forse una che voleva sapere qualcosa di più su quel forte tra i boschi?

Sicuramente una volpe molto curiosa che non si è lasciata intimorire dalla presenza delle persone, che a loro volta, oltre ai racconti di guerra, hanno potuto ammirare anche un po’ di natura grazie all’improvvisa apparizione della volpe, che si è lasciata anche fotografare (foto Amici Vermiglio Vacanze) prima che ritornasse ai suoi boschi. Insomma è stato un «Notturno di Guerra» per visitatori a due e quattro zampe, un piacevole imprevisto per chi visitava il forte. Tra l’altro, non è la prima volta che gli animali, a Vermiglio, decidono di filarsela e visitare luoghi insoliti. Nell’ottobre del 2003 una mucca, scappata da una stalla o un pascolo poco lontano, si era introdotta in una gioielleria (c’era voluta molta pazienza, in quel caso, per farla uscire) mentre qualche anno fa un maiale aveva visitato la piazza di Fraviano, facendo un po’ di scorribande ed infine raggiungendo il vicino municipio. In quei casi si trattava però di animali «domestici» mentre qui un abitante dei boschi ha raggiunto il forte. Parlando di animali selvatici che si sono spinti fino in prossimità dell’uomo, anni fa una cicogna bianca fu vista sul tetto di una casa ad Ossana mentre ci fu perfino un gabbiano, che probabilmente aveva smarrito l’orientamento, per le vie di Mezzana.

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