Petizione contro le moto in Novella sono esasperati in estate non si vive più»

di Guido Smadelli

Raccolta di firme contro l’invadenza e l’imprudenza di gruppi di motociclisti. Avviene nel nuovo comune di Novella, dove soprattutto nei fine settimana molti gruppi di due ruote scorazzano a velocità sostenuta nei centri abitati, con quanto ne consegue in termini di rumore e pericolosità.
Prima firmataria del documento, indirizzato a Diego Marinolli, comandante della Polizia locale Alta Val di Non, e consegnato anche al commissario straordinario Giorgio de Concini e al comandante della stazione Carabinieri di Revò, è Vincenzina Forgione, residente di Cloz; in pochissimo tempo lei e un’altra persona hanno raccolto numerose decine di firme in calce alla petizione, che viene consegnata in questi giorni ai destinatari.

«Come ogni anno, a iniziare dal mese di maggio, si riversano in zona, soprattutto nei fine settimana, file interminabili di motociclisti provenienti prevalentemente da Austria e Germania», si legge nel documento. «La statale 42, e specificamente lungo il tratto Cloz-Arsio, attraverso tutto il centro storico, è teatro di gare di velocità senza alcun rispetto dei limiti. Le conseguenze, per chi abita a fronte strada, sono enormi disagi sia per le vibrazioni che per il forte inquinamento acustico. Ma è pericoloso anche per gli automobilisti che si trovano, nelle curve, ad avere di fronte motociclisti protagonisti di manovre di sorpasso azzardate, a grande velocità». Per queste ragioni viene auspicato un intervento da parte della Polizia locale; purtroppo va considerato che i corpi operanti in valle di Non sono esigui per numero di agenti riguardo alle esigenze, dato che al “progetto sicurezza” che ne ha sancito la nascita non è stata garantita sufficiente operatività, soprattutto in termini di personale.

Comunque non tutti i motociclisti in transito sono degli amanti del “dare gas”. Molti sono rispettosi delle regole della strada; purtroppo non mancano i gruppi di scatenati che nel giro di pochi chilometri riescono a collezionare qualche decina di infrazioni. Tra questi, appunto, molti provenienti da Austria e Germania; nazioni dove le regole vanno fatte rispettare, ma non appena valicano il Brennero ritengono che in Italia tutto sia possibile.

La cosiddetta “Terza sponda” peraltro si trova in posizione “privilegiata”: frotte di motociclisti giungono a Fondo da Passo Palade e Passo Mendola (tratto Appiano-Mendola: succede di tutto, provare per credere), per poi dirigersi, seguendo la statale 42, verso Passo Tonale. Il numero di incidenti, anche letali, non si conta più, ma gli emuli di Rossi e Marquez non mancano mai, e sono numerosi.
Con la presa di posizione di un gruppo di cittadini viene richiesto maggiore controllo, come avvenuto in altre zone di montagna dove scorrono strade tortuose trasformate in piste, vedi di recente il Monte Bondone. Chissà se servirà.
Uno dei firmatari ha voluto aggiungere una nota: «Da rilevare scarso rispetto dei limiti di velocità anche del traffico locale». Già. Non tutti i trasgressori del codice della strada giungono da altri Paesi…

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