Uccise tre cagnolini a martellate: incastrato da una fototrappola il presunto colpevole, si va verso il processo

di Flavia Pedrini

La Procura della Repubblica di Trento ha chiuso l’indagine sulla morte di tre cuccioli di cane, uccisi a martellate, trovati la scorsa estate a Malosco: il presunto responsabile è un sessantenne della Val di Non, che dovrà rispondere di uccisione di animali. La palla passa ora alla difesa, sostenuta dall’avvocato Andrea de Bertolini, che potrà rispondere alle contestazioni che gli sono state mosse.

L’allarme era scattato in agosto, quando alcuni residenti, durante una passeggiata nelle campagne che si trovano al limitare del bosco, sopra l’abitato di Malosco, si erano imbattuti in alcuni cuccioli. Si trattava di quattro esemplari: tre erano purtroppo morti, un altro, invece, era sopravvissuto ed era stato poi curato da un veterinario.

Subito erano state allertare le forze dell’ordine: gli agenti della Polizia locale della val di Non, insieme agli uomini del Corpo forestale provinciale, avevano avviato gli accertamenti. 

A dare una svolta alle indagini, durante le quali sono state raccolte anche varie testimonianze, le immagini scattate casualmente da una fototrappola, che avrebbe immortalato l’autore del brutale gesto.

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