Tenna: ospitalità diffusa al via

Il Comune di Tenna abbraccia il progetto «Ospitalità Diffusa». Dopo il successo dell'iniziativa registrato a Calceranica nell'estate 2018, anche il colle tra i due laghi di Levico e Caldonazzo presenta il progetto alla popolazione in due serate pensate per far conoscere una realtà che lungo il lago di Caldonazzo ha già permesso di far rivivere alcune delle seconde case presenti nel comune turistico. Si tratta di un progetto che, in collaborazione con CBS, Società Benefit Community Building Solutions, e Apt Valsugana Lagorai, il Comune di Tenna spera di riuscire ad avviare e mettere in campo per creare un sistema di turismo condiviso e cercare di recuperare il patrimonio immobiliare che da troppo tempo nel paese è poco sfruttato. Oggi alle 20, nella sala consiliare di Tenna, la prima serata di presentazione del progetto: durante l'incontro verrà illustrato e raccontato a più voci dai partner territoriali il funzionamento del modello proposto da Cbs che lavora, unitamente con la comunità, sul patrimonio delle seconde case sfitte per creare un rapporto nuovo tra turista e territorio e dare la possibilità ai titolari di scoprire come i portali online possono essere di supporto. «Sarà una serata pilota» ha spiegato il primo cittadino Antonio Valentini «che ci consentirà di tastare il terreno e capire se c'è interesse da parte della cittadinanza; abbiamo mandato 170 inviti ai proprietari delle seconde case, illustrando a grandi linee il progetto e speriamo in una buona partecipazione». Alla prima serata seguirà quella del 18 gennaio, sempre alle 20 in sala consiliare che illustrerà gli strumenti necessari per fare turismo al giorno d'oggi, primo tra tutti il web. Da una prima analisi del territorio realizzata per capire su cosa dovranno eventualmente lavorare i partner, «abbiamo evidenziato una differenza sostanziale con Calceranica, dove la maggior parte delle seconde case sono di proprietà di non residenti. Nel nostro paese invece sono gli stessi abitanti a possedere le »case vacanze«, retaggio di un fiorente turismo che ha avuto il suo massimo picco negli anni ?90, che si fondava sulla massiccia presenza di ospiti provenienti dall'Olanda». Poi un decennio in calo e la fine di un circuito, che per molte famiglie costituiva un ottimo reddito integrativo, a causa del cambiamento dell'equilibrio tra richiesta e offerta. L'augurio del sindaco è che questa possa essere la giusta strada che porti a «valorizzare il potenziale turistico del territorio e creare opportunità lavorative locali».

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