Palazzo Crivelli cade a pezzi Oss Emer: «Sarebbe meglio restituirlo alla Provincia»

di Luigi Oss Papot

A seguito del cedimento, venerdì scorso, di parte del sottogronda di palazzo Crivelli, nella giornata di lunedì i tecnici della Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia di Trento ed i tecnici del Comune di Pergine hanno eseguito un sopralluogo alla parte crollata su via Maier (e poi bonificata e messa in sicurezza dai vigili del fuoco volontari) ed a tutto l’edificio.

«La situazione è sotto controllo - puntualizza il sindaco Roberto Oss Emer - a seguito dell’accurato controllo esterno che ha evidenziato come non ci siano problemi di ulteriori cedimenti. I distacchi sono minimi e fisiologici, a seguito dei quali la Provincia farà un piccolo intervento (come già annunciato dall’assessore provinciale Mirko Bisesti, ndr).
La parte interna invece non ha problemi, e non per niente vengono fatti spettacoli e visite guidate. Rimango comunque dell’idea di rescindere il comodato e restituirlo alla Provincia».

Nel 2018 infatti, grazie a Pergine Festival, un interessante performance si sviluppò proprio nelle sale del piano nobile, anche se comunque per «motivi di sicurezza» l’ingresso era consentito ad un numero ristretto di persone alla volta, e durante le pulizie di quell’anno i volontari non poterono aprire tutti i serramenti sempre per «motivi di sicurezza».

La questione di palazzo Crivelli tiene banco inoltre anche nel consiglio comunale di stasera, in quanto il gruppo di minoranza del Patt ha presentato una domanda d’attualità con la quale si aprirà la sessione consiliare.
Dal direttivo dell’associazione «Amici della Storia» di Pergine arriva inoltre un accorato appello per la salvaguardia di palazzo Crivelli: «Da un passato ricco di storia secolare - si legge nella nota- ad un presente di incuria e trascuratezza. L’ente pubblico avrebbe dovuto intervenire per salvaguardare questo prezioso bene architettonico, ma purtroppo non si sono trovati i fondi necessari per poterlo custodire e restaurare come sarebbe stato opportuno. L’associazione ha a più riprese segnalato in conferenze pubbliche l’urgenza e la necessità di un intervento, in particolare nel partecipatissimo incontro pubblico del 2011 nel quale importanti relatori istituzionali e del mondo della cultura erano concordi sull’urgenza di intervenire per la valorizzazione dell’edificio. Palazzo Crivelli avrebbe caratterizzato in modo peculiare la terza città del Trentino, »Pergine grande«, che non si è certo distinta nel corso degli anni e decenni passati per la conservazione del suo meraviglioso paesaggio, eroso da una continua cementificazione, e per la valorizzazione dei palazzi ed edifici storici che in molti casi non possono essere restaurati dai privati per mancanza di contributi. L’associazione si augura quindi che questa sia l’occasione per mettere finalmente mano a palazzo Crivelli con urgenza: non è una dimora privata, ma è stato acquisito dalla Provincia e deve essere restituito, dopo il restauro, alla Comunità».

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