Domani i funerali di Federico «Un gran lavoratore e un bravo papà»

Si svolgeranno domani alle 11 al cimitero di  Trento i funerali di Federico Russo, il 32enne trovato senza vita sabato scorso in località Fosnoccheri a bordo della sua auto a causa di un’overdose di eroina. A distanza di alcuni giorni dal triste epilogo della breve esperienza terrena di questo giovane papà, il titolare del negozio Eurospin di Lavis, Renato Moser, dove Federico lavorava, ha contattato il giornale per ricordarne le qualità che lo avevano fatto ben volere sia dai colleghi che dalla clientela.

«Federico lavorava con noi da sei anni - ricorda non senza commozione Moser -. Era un ragazzo ed un lavoratore esemplare, a tal punto che nessuno di noi, che pure lavoravamo a stretto contatto con lui per parecchie ore al giorno potevamo immaginare che dieci anni fa aveva avuto problemi di tossicodipendenza che si era poi lasciato alle spalle».
Moser disegna il ritratto di un giovane assennato e molto responsabile: «La nascita della sua bambina, tre anni fa, lo aveva ancor più maturato - ricorda -. La cura della bimba lo assorbiva molto: era un papà molto presente tanto che le rare volte in cui chiedeva di poter arrivare al lavoro un quarto d’ora dopo o di andarsene un quarto d’ora prima, era perché doveva stare con lei».

Moser ha il rammarico di non aver potuto far nulla per evitare che Federico tornasse a scivolare (purtroppo per l’ultima volta) nel gorgo della droga: «Da quel che ho saputo parlando con i suoi genitori, credo che la sera prima del rinvenimento del suo corpo, avesse avuto un’animata discussione con una persona. E’ possibile che psicologicamente non abbia retto quel confronto e si sia rifugiato nell’eroina. Se solo avessimo potuto parlargli, quella mattina, sono certo che non saebbe finita così».

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