Un «Piano Covid» per riaprire il Centro diurno di via Marconi

Un «Piano Covid» per riaprire in sicurezza il Centro diurno di via Marconi, rispettando linee guida e protocolli nazionali e provinciali.

L'Apsp «Santo Spirito - Fondazione Montel», guidata dal presidente Diego Pintarelli e dal direttore Giovanni Bertoldi, ha definito tempi, modalità e controlli per riaprire l'importante struttura dedicata all'accoglienza degli anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, garantendo un importante «sostegno» a famiglie e parenti alle prese con difficoltà ed esigenze della terza e quarta età.

Il Centro diurno è stato riattivato nei giorni scorsi nell'area dedicata della struttura protetta di via Marconi, con percorsi e accessi differenziati e separati rispetto a quelli dell'attigua Rsa, e può accogliere due gruppi (di massimo 6-8 persone), mantenuti stabili nel tempo, con il primo gruppo che frequenta il centro a tempo pieno (dalle 8.30 alle 17.30) dal lunedì al mercoledì, e il secondo gruppo che accede alla struttura con lo stesso orario dal giovedì al venerdì.

«La nostra azienda ha voluto rispondere alle tante esigenze delle famiglie perginesi, avviando in piena sicurezza e seppur in modo parziale, il Centro diurno (restano sospesi i servizi aggiuntivi di parrucchiera, podologa, fisioterapia e bagno-doccia) nel pieno rispetto delle indicazioni di azienda sanitaria e task-force provinciale - spiega il dottor Diego Pintarelli -. Abbiamo così stilato un Piano Covid e il relativo vademecum con le principali norme di comportamento di utenti e caregiver (famigliari) per accedere e usufruire in sicurezza al servizio rispettando tutte le normative contro Covid 19 e tenendo conto delle caratteristiche della struttura, del tipo di utenti e di risorse umane e dispositivi disponibili e necessari per prevenzione e controllo del virus».

Se utenti ammessi, giornate e orari di frequenza (non modificabili) sono indicati dall'unità di valutazione medica (Uvm), non tutte le richieste potranno essere soddisfatte: «Ci rendiamo conto che solo un terzo delle domande inoltrate alla nostra Apsp potranno essere soddisfatte, ma era importante riattivare e tornare a garantire alle famiglie un servizio di sostegno e sollievo alle loro necessità di cura e tutela dell'anziano - spiega ancora Diego Pintarelli - chiediamo a famigliari e accompagnatori di rispettare i limiti e le indicazioni su accesso al centro, compilando ogni giorno la scheda pre-triage, e dando informazione puntuale sulle assenze (tel. 0461-531002, interno 250 o amministrazione@apsp-pergine.it).

Gli utenti nella loro permanenza al centro diurno indosseranno la mascherina chirurgica se tollerata, e saranno sottoposti a tampone ogni 15 giorni, secondo il piano di screening».
Il vademecum fissa anche modalità d'accesso al centro, le misure igienico-sanitarie richieste ed i comportamenti da adottare in presenza di casi sospetti o sintomatici.
«Per ora non riaprirà il Centro servizi di via Pive (ambulatorio odontoiatrico e per la prevenzione "Occhio alla salute"), infatti al piano terra della Rsa verrà ora collocato il nuovo spazio per i colloqui in sicurezza con i famigliari» conclude il presidente Pintarelli.
Dal 1° novembre, infine, nell'area nuova e separata delle Rsa (palazzina ex uffici, nella foto ) verrà creata invece la nuova "zona transito" dove i nuovi ospiti ammessi in struttura dovranno osservare un periodo di quarantena (15 giorni) prima di entrare nelle stanze a loro assegnate.

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