Viarago, enorme scavo: è per la nuova sede dell'impresa Zampedri

di Luigi Oss Papot

Iniziati lo scorso autunno, procedono ora spediti i lavori di realizzazione, alle porte di Viarago lungo via del Montengian, del nuovo complesso artigianale a servizio della locale impresa Zampedri Lorenzo. La ditta è alla soglia dei quarant’anni di attività ininterrotta: fu infatti nel 1981 quando i fratelli Lorenzo, Sandro ed Ugo Zampedri decisero di unire le loro forze e fondare un’impresa artigiana dedicata all’attività di scavi, lavori stradali e movimento terra. L’attività operativa è cresciuta via via negli anni, portando il nome dell’impresa ad essere conosciuto in tutta la regione ed anche fuori, contando attualmente 27 dipendenti. Nel 1994 si è affiancata anche un’altra impresa, la Sativa, con sede a Trento, per il trattamento e smaltimento dei rifiuti inerti, da demolizione e industriali.

L’accordo per la lottizzazione dell’area è stato stipulato con la giunta comunale a dicembre 2018, ma è solo l’ultimo atto di una vicenda di diversi anni prima, quando l’area interessata oggi dai lavori, acquistata dalla Zampedri Lorenzo proprio al fine di costruirvi la nuova sede (in quanto il Piano Regolatore Generale la indicava come zona produttiva), finì invece come “area bianca” stralciata dal nuovo Prg: l’impresa, che già prima se ne serviva come area di deposito, ottenne che rimanesse con la destinazione di quando venne acquistata e poi, grazie ad un accordo con il Comune di Pergine, è stato possibile realizzare l’operazione per la costruzione del nuovo complesso artigianale, che si estende su una superficie di 3.415 metri quadrati, migliorando anche alcune criticità del luogo.

L’accordo con il Comune, a titolo gratuito, prevede che l’impresa ceda 112 metri quadrati, mentre il Comune cede 64 metri quadrati: in tal modo, ai margini meridionali dell’area verranno realizzati alcuni posti auto, mentre lungo via del Montengian, lato sinistro in direzione dell’abitato di Viarago, verranno realizzati 250 metri di marciapiede, con predisposizione dell’illuminazione pubblica. Il nuovo complesso artigianale vede la realizzazione di due fabbricati, uniti da una tettoia: il primo di 75 metri quadrati su due piani e il secondo di 60 metri quadrati. Davanti sorgerà un piazzale per il movimento degli automezzi, mentre interrati, ad uso magazzino, deposito e garage, verranno ricavati 2.000 metri quadrati. I due edifici sono destinati ad ospitare gli uffici amministrativi e il custode; saranno realizzati in legno e sassi per un miglior inserimento nell’ambiente.

In questo modo, anche l’area attuale (provvisoria) adibita a deposito macchinari e materiali dell’impresa, sulla destra salendo verso il paese, troverà nuova collocazione nel nuovo complesso, togliendo dunque alla vista di chi transita l’attuale area temporanea, e casa Zampedri potrà essere “liberata” dagli uffici. «Stiamo completando le parti della zona interrata -spiega Lorenzo Zampedri- e contiamo, per fine anno, di arrivare a posare i solai e la copertura. Entro metà dell’anno prossimo, forse in primavera, la nuova sede dovrebbe essere pronta”.

L’attuale scavo e cantiere hanno fatto crescere la preoccupazione in qualcuno: la conformazione del terreno mostra ora un grande “buco”, che però verrà presto coperto. “Capisco che qualcuno possa spaventarsi vedendo il cantiere ora - conclude Zampedri - ma alla fine le costruzioni saranno per metà sotto terra e ben mimetizzate, con legno e pietre a vista. Avremmo avuto la possibilità di costruire a Trento, ma è bello anche rimanere nel proprio paese di origine».

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