Crisi covid, nel 2020 occupazione giù del 7,5% e 730 assunzioni in meno

di Daniele Ferrari

Scende del 7,5% l'occupazione e calano di 730 unità le nuove assunzioni in Alta Valsugana, dove nei primi dieci mesi del 2020 la pandemia ha fortemente inciso sul settore dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, alberghi) con la perdita di 460 posti (-18,3%).
I dati, comunicati dal Ufficio studi delle politiche e del mercato del lavoro dell'Agenzia del Lavoro di Trento, evidenziano come sino ad fine ottobre 2020 le assunzioni totali in Alta Valsugana sono state 8.541 a fronte delle 9.271 dello stesso periodo 2019, con la mancata assunzione di 730 lavoratori (il -7,9%), anche se inferiore alle media provinciale del -12%.

In particolare i mesi peggiori sono stati marzo 2020 con 296 assunzioni in meno (con il -37,1% sullo stesso mese del 2019) ed aprile con meno 865 assunti (-77,4%), mentre si è assistito ad certo recupero a luglio (252 assunti in più e +22,2) ed agosto 245 (+36,1%), con una nuova discesa ad ottobre (meno 33 e -5,5%).
Tra i settori che hanno risentito maggiormente di limiti e protocolli imposti da Covid 19 c'è sicuramente il terziario con 657 mancate assunzioni (-11.2%), che sono state 5.222 (a fronte delle 5.879 del 2019) ma con un calo di 103 assunti nel commercio (443 assunti e -18,9%) e di 460 unità nei pubblici esercizi (2.059 assunzioni e -18,3%).

Nei primi 10 mesi del 2020 si è assistito invece ad una crescita degli occupati in agricoltura con 2.074 assunti (+2,8%) e nei servizi alla imprese (426 assunti e +11,8%), con il settore secondario che perde 129 occupati (sono stati 1.245 e -9,4%), con 58 assunti in meno nelle costruzioni (403 assunzioni e -12,6%) e meno 44 nell'industria manifatturiera (767, -5,4%). Da ricordare che, secondo i dati della Camera di Commercio, a fine 2020 erano 1.642 attività economiche registrate nel comune di Pergine (1.498 quelle attive e più 12) con 385 attività commerciali, grazie a 27 aperture, 22 subingressi e 31 cessazioni registrate nei vari settori durante l'anno. Difficoltà legate alla pandemia che in Alta Valsugana hanno coinvolto maggiormente la mano d'opera femminile con un calo del 10,4% nelle assunzioni (4.511 sino ad ottobre 2020 con meno 522 unità), con i maschi che scendono del 4,9% (meno 208), mentre la fascia d'età più colpita è quella tra i 30-54 anni dove si sono registrate 603 assunzioni in meno (-13.,1%) fermandosi a quota 4.015, con 3.490 assunti sino ai 29 anni (52 in meno e -1,5%) e 1.036 tra chi ha più di 54 anni (75 in meno e -6,8%). Se i contratti a tempo determinato restano la stragrande maggioranza e sono 6.133 (il 71,8% ma il -7,5 sull'anno prima), calano i rapporti a tempo indeterminato (509 e -28,6%) e le forme di apprendistato (284 ma -23,7%).

In un anno non certo facile per lavoro e famiglie tornano a salire gli iscritti al Centro dell'impiego di Pergine che a fine ottobre erano 3.494 (+4,9%), con 1.413 maschi e 2.081 donne, con l'aumento dei lavoratori italiani (2.581 e +5,8%) e di chi ha più di 55 anni (785 e +18,6%). Unico dato in controtendenza e parzialmente positivo il calo dei giovani con meno di 25 anni iscritti al Centro per l'impego, con 461 unità (-37 e -7,4% sul 2019) ma con il rischio che stia però aumentando il numero di giovani che non studiano e non sono alla ricerca di lavoro (la «generazione Neet»).

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