Polizia locale, si decide tra i veleni

Stamattina i sette primi cittadini della zona, assieme alla giunta e al presidente della Comunità di valle, affronteranno l’argomento del servizio di polizia urbana dell’Alto Garda e Ledro, analizzando lo stato attuale e le prospettive del servizio. Pare che non tutti i sindaci siano soddisfatti dell’andamento dei primi cinque anni di unificazione dei corpi municipali in quello unico di polizia intercomunale. C’è in ballo peraltro anche la scadenza del mandato del comandante, Ivano Berti. E proprio in vista di questa riunione è stata inviata a ogni sindaco un’email al vetriolo, firmata «Uomini e donne della Polizia locale», molto pesante nei confronti dell’operato del comandante in questi anni.
Conferma di avere ricevuto la lettera il sindaco di Arco, Alessandro Betta: «Non so chi possa essere stato, anche se magari posso immaginarlo. Parlo con le persone e parlo anche con i vigili e nella sostanza le critiche della lettera le ho raccolte sia dagli agenti sia dalla gente. Alla conferenza dei sindaci parleremo di polizia locale - spiega Betta - bisogna capire chi tirerà le fila anche perché il personale passerà in capo ai comuni. Quello che vorrei io, è un corpo di polizia locale che abbia un contatto molto territoriale, meno militare possibile e più vicino alla gente. Un corpo che conosca bene la zona».
Il presidente della Comunità di Valle, Mauro Malfer, bolla l’email come irricevibile: «È una cosa vergognosa: se qualcuno deve dire qualcosa ci metta la faccia. E che non si critichi il percorso, corretto, che abbiamo fatto per la nuova caserma. Se qualcuno poi mette in dubbio la bontà della scelta di Berti, ricordo che nella commissione non c’erano politici ma solo tecnici di alto spessore. Ora ci troveremo coi sindaci e discuteremo serenamente come abbiamo sempre fatto». 

Più critico il neosindaco di Nago Torbole, Gianni Morandi: «Questi primi cinque anni di esperienza di polizia intermunicipale non sono stati dei migliori per cui c’è da raddrizzare il tiro; se farlo con le persone attuali o con altre sarà da vedere. Un corpo di polizia locale deve dare risposte precise alle esigenze e ai bisogni delle comunità. Occorre impegnarsi su un progetto di sicurezza serio, un progetto comprensivo di viabilità e tutto. Non su personalismi. Alla riunione dei sindaci pretenderò questo progetto e poi valuterò le persone. Ho letto l’email, sarebbe stata più interessante se fosse stata firmata. In ogni modo questo tipo di lamentele le avevo già sentite. Sono sindaco da 2 mesi; in questi anni ho vissuto da cittadino e consigliere di minoranza. In questi anni ho ascoltato comandante, vice e vari vigili sul territorio e la gente. Mi sono fatto una mia idea, libera, senza essere stiracchiato da nessuno e la condividerò al tavolo dei sindaci e cercherò di capire da loro se tutto va bene o dove si può migliorare».
«Non so - dice Tarcisio Michelotti, primo cittadino di Drena - se il clima è quello descritto dalla lettera, il mio è un comune piccolo, ma non credo che tutti vigili la pensino così».

Decisamente infuriato il comandante della polizia locale dell’Alto Garda e Ledro, Ivano Berti, per l’email, sostanzialmente anonima, inviata ai sindaci venerdì. «È una lettera - spiega - che si commenta da sola. E non intendo commentarla. Non si sa nemmeno quanti siano i firmatari. Dicono di essere un gruppo consistente? Ma chi sono? E quanti scioperi fatto? Nemmeno uno, questa è la verità. Voglio solo dire che in tutte le sedi giudiziarie ho avuto ragione: Tar, Consiglio di Stato e giudice del lavoro hanno sempre avallato l’operato del sottoscritto. Chi firma una lettera di questo tipo deve stare attento perché deve provare quello che dice e assumersi tutte le responsabilità. Ricordo soltanto che sono stato assunto da una commissione di prim’ordine e che i due comuni dove prestavo precedentemente servizio, Mirano e Noale, non sono piccoli come dicono loro, ma assieme fanno più o meno gli stessi abitanti dell’Alto Garda, per cui di cosa stanno parlando? I cittadini sono in grado di apprezzare la qualità del servizio che abbiamo fornito in questi anni e ciò mi basta».

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