Ristorante Alla Lega, contestato l'abuso edilizio

La Soprintendenza per i beni culturali, il 25 luglio, ha contestato «opere abusive» «eseguite dalla società ristorante Alla Lega di Benedetti Enzo & c sas» a palazzo Baldessari Marcabruni (o del Termine o della Lega), tutelato per l’alto valore artistico e storico.

Si tratta di una struttura metallica fissa con tenda scorrevole posata su una sorta di cinque putrelle di metallo tra il primo e il secondo piano e che serve a coprire durante le giornate di pioggia tutto il cortile pergolato dove il ristorante ha una buona parte dei suoi tavoli.

«Dopo diversi incontri con la Soprintendenza non avevamo ancora concluso l’iter... » inizia Enzo Benedetti e continua il figlio Luca «... e abbiamo accelerato i tempi perché la stagione stava iniziando. Non abbiamo trovato un accordo ma abbiamo anche detto che se ci propongono una soluzione migliore, efficace e fattibile siamo disponibilissimi».
Tecnicamente, il dirigente responsabile Franco Marzatico, con la raccomandata del 25 luglio ha avviato un «procedimento di applicazione di sanzione amministrativa ai sensi dell’articolo 160 del decreto legislativo 42 del 2004» per la realizzazione «di opere in assenza di autorizzazione». Si tratta di un edificio che «riveste caratteri di notevole interesse culturale secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio». Palazzo Baldessarri Marcabruni con la sua storia e i suoi affreschi, assieme a pochi altri edifici, rappresenta quanto di meglio possa offrire dal punto di vista artistico e storico-culturale il centro storico di Arco.

«Le opere in contestazione - scrive Marzatico - sono derivate dalla necessità di installare una tenda a servizio dell’attività di ristorazione che interessa il piano terra e parte del primo piano dell’immobile, a sostituzione di una precedente tenda retrattile inclinata esistente dagli anni ‘80... rimossa in occasione dei recenti lavori di sistemazione dell’immobile richiesti dal ristorante Alla Lega e autorizzati per la sistemazione della corte ovest. La tenda fu oggetto di condono edilizio il 22 agosto 1996».

I lavori sono stati fatti in tarda primavera a seguito del rifacimento della pavimentazione. Durante alcuni sopralluoghi eseguiti dalla funzionaria incaricata di zona, Cinzia D’Agostino, il 18 e 25 maggio sono stati riscontrati dieci «scassi murari», buchi nella parete di fine quindicesimo secolo con disegno a mattoni. «In data 8 giugno - scrive Marzatico - è pervenuta alla Soprintendenza da parte dei signori Enzo Benedetti per la società ristorante Alla Lega, Andrea Benedetti, Luca Benedettti, Marco Benedetti, istanza di autorizzazione al progetto, a firma dell’architetta Alessandra Benedetti, di installazione di una tenda con struttura da posarsi negli scassi, per il quale veniva avviato con nota di data 28 giugno 2016 il procedimento autorizzativo e contestualmente sospeso per valutazioni delle opere eseguite in assenza di autorizzazione».

Un nuovo sopralluogo, il 6 luglio, ha constatato l’avvenuta installazione della struttura.

«Avevamo la necessità - osserva Luca Benedetti - di coprire il ballatoio anche al primo piano per l’avvio di una attività ricettiva. Abbiamo valutato una decina di aziende per trovare la soluzione migliore e poi, è vero abbiamo accelerato un processo per via dell’inizio della stagione turistica. Credevamo e crediamo che un accordo si possa trovare. La Soprintendenza non voleva intaccare i muri ma non stava in piedi un’altra soluzione.  Domattina (oggi ndr) discuteremo dell’abuso con il legale della Soprintendenza. In tutti questi anni - chiude Luca Benedetti - con la nostra attività abbiamo dato accesso al pubblico a questo meraviglioso palazzo ma dobbiamo coniugare anche l’attività economica e il cortile è il 70 se non l’80% del nostro lavoro»

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