Matteo Galas, muscoli di bronzo Terzo ai mondiali di New York

di Paola Malcotti

Lo scorso anno aveva conquistato sia il titolo di campione italiano Men’s Physique della categoria X-Tall, che il secondo gradino del podio di Los Angeles.

Quest’anno, il bronzo mondiale, ottenuto pochi giorni fa a New York.
A vincere l’ambita medaglia, sbaragliando a suon di muscoli i più forti natural body-builder del pianeta, è stato ancora una volta Matteo Galas, il muratore 40enne di Riva che partendo dal basso è riuscito a farsi largo nel panorama internazionale dei professionisti e scalare la vetta.
Uno splendido regalo arrivato a pochi giorni dal suo 40° compleanno, coronamento di un sogno ma soprattutto di parecchi anni di sacrificio e impegno.

«Ho cominciato ad allenarmi in palestra nel ‘95, perché avevo voglia di cambiare - racconta - ero un ragazzo timido e spesso deriso: non l’accettavo. Guardavo gli altri, più sicuri e in forma, e un po’ li invidiavo. Volevo migliorare, fisicamente e caratterialmente: mio zio Marco mi portò alla palestra Atlantide, di Via Marone, dove trovai un ambiente in cui trasformare la negatività in energia».

Riprende il campione: «La palestra è diventata così una passione, assieme al calcio e allo sci di fondo. Non ho mai pensato alle gare ma un paio di anni fa, per superare un momento difficile in cui avevo deciso di abbandonare tutto, venni spronato a trovare nuovi stimoli. Mi sono affidato a due coach, per perfezionare allenamento, alimentazione e posing: il salto di qualità mi ha portato così all’oro nazionale e alle qualificazioni per i mondiali di Los Angeles, dove un mese dopo ho vinto l’argento. Quest’anno ho cambiato preparatori: sono stato seguito da Giulia Andreis (che è anche la mia compagna) e Simonetta Nolfo, gareggiando per il Revolution Fitness Club di Rovereto. Ottenere un risultato a New York è stato difficile considerato che nella categoria Men’s Physique Tall Pro (professionisti) ci siamo trovati in 18, sei in più dell’anno scorso, per un totale di 360 atleti approdati alla gara finale del trentennale del WNBF dopo le selezioni nazionali: quello di quest’anno è stato il mondiale con più atleti in assoluto!».

«Sono molto soddisfatto per questo risultato - conclude - non solo per esser riuscito a tornare sul podio ma anche per aver potuto confermare che con la pazienza, l’impegno, il sacrificio, oltre che con il divertimento, gli obiettivi e i sogni si possono realizzare».

comments powered by Disqus