Ex «Quisisana», firmato il nuovo contratto: tocca a Inco quarta impresa nell'appalto

Chissà che la quarta non sia la volta buona. Il Comune di Arco, con una determina della responsabile dell’Area Tecnica, Bianca Maria Simoncelli, ha firmato il contratto per il completamento del quasi decennale cantiere all’ex «Quisisana» di via Capitelli. A lavorarci, questa volta, sarà la ditta «Inco srl», che fa capo all’attuale sindaco di Pergine Valugana.

È l’ennesimo passaggio di una vicenda iniziata male e proseguita peggio. L’appalto originario, con il quale il Comune di Arco cercava un’impresa in grado di far fronte al primo progetto (da 2,5 milioni di euro) era stato vinto dalla notta impresa altogardesana nell’orma lontano 2011, con la consegna del cantiere nel settembre di quell’anno. I lavori vennero però sospesi di lì a poco, perché nel 2012 il Comune ha maturato la volontà di introdurre una importante variante in corso d’opera per ampliare il progetto. Passaggio che ha richiesto due anni di carte, relazioni, deliberazioni e perizie di variante, arrivando così a fine 2014. Del 2016 è la sentenza del Tribunale di Rovereto che sanciva il fallimento della «Costruzioni Azzolini» e l’impossibilità per la stessa di riprendere e completare i lavori. A questo punto il Comune si è rivolto alla ditta che era arrivata seconda in appalto, la «Andreola Costruzioni Generali spa» di Loria (Treviso).

La disponibilità di quest’ultima arriva nel marzo 2017, ma ci sono altre pratiche, complesse, da sbrigare per il passaggio di consegne e si arriva alla consegna del cantiere nel gennaio 2018, coi lavori che dovevano finire entro giugno 2019. Lavori iniziati e presto sospesi dall’azienda. A ottobre 2018 si capisce il perché: l’impresa aveva cambiato assetto societario, ma assicurava anche la ripresa del cantiere. Cosa che però non è avvenuta, con tanto di penale da 344 mila euro scattata a dicembre 2018 per l’eccessivo ritardo. L’impresa fa sapere al Comune di non poter proseguire e di voler sgomberare il cantiere con una lettera del marzo 2019. Scatta quindi la risoluzione del contratto nel giugno dello scorso anno. Si va quindi a bussare alla terza impresa di quell’appalto ormai vecchio di nove anni.

È l’«Ediltione spa», che però chiede modifiche progettuali per subentrare in cantiere e quindi viene scartata dal Comune per l’indisponibilità al subentro «alle condizioni proposte». E siamo a giugno dello scorso anno.

Di lì a poche settimane l’Area tecnica si rivolge alla quarta impresa dell’appalto, che conferma la propria disponibilità in settembre. Ma anche qui ci sono nuovi provvedimenti da preparare, conti da chiudere, prezzi da aggiornare.

Il nuovo corrispettivo per il completamento dei lavori è di 3 milioni e 551 mila euro (in realtà cresciuto di poco rispetto al precedente, con un solo aggiornamento delle materie prima) e la firma è arrivata nelle ultime ore.
I lavori dovrebbero iniziare a settembre e concludersi nel giro di quattro, cinque mesi, con la realizzazione della copertura. A quel punto sarà poi la prossima amministrazione comunale a decidere cosa dovrà dinventare il seminterrato dell’ex «Quisisana»: auditorium, teatro, sala polifuzionale.

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