Lido, tennis addio dopo quasi 50 anni

Ultimi dritti e rovesci, ultime volée e passanti, poi si chiude per sempre.

Ieri le ultime partite sugli storici campi di tennis al Lido.

Da oggi, domenica, si inizia a smantellare tutto, campi, accessori, clubhouse e questa volta per sempre. Nel senso che non si tratta della solita chiusura stagionale, ma della fine di un'epoca.

I campi - come noto - rientrano nel progetto del nuovo Palacongressi e diventeranno parcheggi. Gli appassionati da lunedì torneranno a giocare, come ogni inverno, sotto il "pallone" dei Giardini di Porta Orientale (per tanti rivani "Giardini del tennis" non a caso) ma a primavera invece di ritrovare i quattro campi in terra rossa accanto al distributore «Agip», dovrebbero inaugurare i nuovi campi al Brione, che in una prima fase saranno tre (scoperti) e con il secondo lotto dovrebbero diventare in tutto cinque (altri due coperti).

«Eravamo qui dal 1973 - ricorda lo storico maestro del circolo, Valerio Mosele - nel 1974 era stata realizzata la clubhouse, ma domenica inizieremo a smontare tutto, non torneremo più qui». La sede ufficiale del Circolo è sempre stata la Casina dei giardini, ma la maggior parte della vita sociale in questi 47 anni è stata spesa al Lido. «Tantissimi hanno imparato qui a giocare - aggiunge Mosele - molti sono diventati giocatori di seconda e prima categoria, altri sono diventati maestri di tennis imparando il mestiere su questi campi». Che presero il posto di arbusti e sterpaglie in una Riva molto diversa dall'attuale e che cambierà di nuovo.

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