Le donne ci danno la birra: nasce ad Arco "Impavida", il birrificio artigianale al femminile

Nasce ad Arco il birrificio artigianale Impavida, ambizioso progetto, proposto da Serena Crosina e Raimonda Dushku, due donne imprenditrici, che sono prima di tutto amiche, cresciute in due mondi diversi ma incontratesi in Trentino, ad Arco, terra natìa di Serena.
«Impavida - si legge nella presentazione - è carattere, è quella scintilla che accende ogni giorno la voglia di fare, di provarci, di osare. È il coraggio e la voglia di mettersi in gioco, di innovare, la convinzione di investire le proprie risorse nella rivoluzione della birra artigianale italiana». È la filosofia che ha ispirato le fondatrici di questa impresa lavorativa: «Serena da più di quindici anni vive negli Stati Uniti e per questo sceglie di investire nella sua terra di origine importando nel Garda trentino lo stile di bere birra artigianale americano dall’anima conviviale. Due donne determinate, due donne giramondo, due donne lungimiranti, coraggiose, “impavide”, che hanno unito le proprie esperienze lavorative e competenze per creare qualcosa di innovativo, genuino, qualcosa che le appassioni, che vada oltre i numeri con i quali si confrontano giornalmente nella loro attività professionale di consulenza di direzione e organizzazione aziendale».
Impavida in sé «non è una birra nuova - dice Crosina - ma è un nuovo modo di bere la birra. Birra da bere insieme nel nostro birrificio, certo, ma anche a casa in compagnia o semplicemente da gustare a cena». È questo il messaggio che le due imprenditrici vogliono portare sul territorio. E lo fanno creando in via Sabbioni 9a, il birrificio artigianale che vuole essere un punto di riferimento, una destinazione per tutti gli appassionati.
ll birrificio rende omaggio al proprio territorio, scegliendolo come luogo di produzione. Ad Arco si producono «ottime birre artigianali in stile americano - fanno sapere le due imprenditrici - utilizzando prevalentemente luppoli provenienti dagli Stati Uniti, dai sapori fruttati e intensi. Un mix di stili birrai, di gusti, aromi e sapori, dall’anima conviviale, da gustare con gli amici, in modo naturale e semplice, oltre a persone ed esperienze provenienti da diverse parti del mondo, perché per Impavida la diversità è uno dei valori fondamentali di ispirazione. Anche lo shop propone un merchandising ispirato al territorio: felpe e t-shirt brandizzate Impavida e North Garda per rafforzare una sinergia vincente».
Il birrificio artigianale di design, ecosostenibile, è nato dal recupero di un edificio industriale, firmato dallo studio di architettura milanese Genuizzi Banal. Protagonista del birrificio di 900 metri quadri, sviluppato su due livelli, è la tap room a piano terra, dove degustare alla spina la collezione di birra Impavida, accomodati al grande bancone in legno di 10 metri difronte all’affascinante spillatrice in acciaio. «Anja, la bar tender di Impavida, saprà spiegare e consigliare le birre al meglio. Da qui è possibile scoprire tutte quelle aree solitamente nascoste, come la sala cotte e i tini di fermentazione. Oltre a degustare le birre è possibile visitare il birrificio». L’aspetto della sostenibilità è un tema molto sentito da Impavida. Serena e Raimonda come tutto lo staff che a oggi conta sei dipendenti, più il mastro birraio Matteo Milan, hanno «a cuore il pianeta e per questo motivo hanno creato un birrificio ecosostenibile sfruttando al meglio le risorse naturali dalle quali si procurano materie prime, acqua ed energia». La materia prima, «il malto d’orzo proviene da coltivazioni ogm free e il lievito di birra viene riciclato dalla lavorazione della birra. I luppoli sono naturali e l’acqua è di provenienza locale/regionale».

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