Attivato il «pronto soccorso» per le buche in strada

Rovereto non è Roma ma qualche problema di buche c'è

Rovereto non è Roma ma qualche problema di buche -  dovuto non all’incuria dell’amministrazione ma al maltempo e ai materiali che si deteriorano con il passaggio massiccio dei veicoli perlopiù pesanti - si presenta ugualmente. E quei «vuoti» sulle strade della città fanno storcere il naso alla gente più di un ecomostro stanziale che deturpa il paesaggio. Per ovviare a questo inconveniente - ed evitare appunto di diventare come la capitale, oggetto di sfottò da parte di chiunque a causa delle voragini diventate ormai elementi di arredo urbano - il Comune ha messo in campo una sorta di pronto soccorso stradale, una squadra di intervento pressoché immediato per tamponare le buche appena fanno capolino sulle arterie municipali. Il costo dell’operazione è esiguo (si parla di 30 mila euro) ma l’idea dell’assessore ai lavori pubblici Beppino Graziola è di programmare gli interventi in tempi rapidissimi. In pratica, quando il cittadino telefona a palazzo Pretorio per lamentarsi dell’asfalto rovinato parte lo staff dell’impresa incaricata (la Imcoedil snc di Besenello) e rattoppa il manto nel giro di 36 ore, ovvero un giorno e mezzo. Perché il contratto stipulato con il Comune parla proprio di lavori rapidi per fornire una risposta tempestiva alle segnalazioni. E, non a caso, c’è pure la penale: se l’azienda ritarda nel chiudere la buca dovrà pagare una «multa» di 50 euro. Per contro, però, se agisce con estrema celerità (entro otto ore dalla chiamata) guadagnerà 100 euro di bonus. Insomma, una delle classiche e diffuse lamentele dei cittadini - in qualunque centro abitato del Bel Paese, non solo a Rovereto - ha trovato risposta nella task force assoldata da palazzo Pretorio. E il pronto soccorso buche dovrebbe consentire maggiore serenità negli utenti della strada ma anche scongiurare cause contro la pubblica amministrazione a seguito di inciampi di pedoni sui marciapiedi piuttosto che di incidenti imputabili a squarci più o meno grandi nell’asfalto. Il contratto stipulato con la Imcoedil di Besenello, previo confronto concorrenziale (l’altra ditta era la Costruzione Strade e Scavi Marzadro G. e G. srl di Rovereto che ha presentato un ribasso del 3% contro il 6% dell’impresa vincitrice), vale per l’anno in corso e nel 2019 si ricorrerà ad un’altra gara. Per ora, però, rimane attivo questo presidio per i rattoppi urgenti che dovrebbe garantire, come detto, sicurezza e serenità d’animo, ovvero evitare lamentele e rimbrotti da parte della cosiddetta gente della strada. La soluzione individuata in piazza del Podestà, tra l’altro, potrebbe davvero fare scuola. Magari proprio a Roma, la città eterna che da sempre combatte una guerra senz’armi contro buche e voragini senza per altro aver mai risolto il problema. Quella della capitale, però, è una presenza endemica. A tal punto che gli stessi residenti le hanno adottate, ritenendole una presenza abituale alla stregua dei Fori (ironia involontaria) Imperiali, monumento alla memoria imperitura. Come le buche. 

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