Tubercolosi: dopo il caso al liceo Rosmini di Rovereto controlli preventivi a scuola

Dopo la segnalazione di un caso di tubercolosi polmonare di una ragazza che frequenta il Liceo Rosmini di Rovereto, il Servizio territoriale di Igiene pubblica di Rovereto ha effettuato tutti gli accertamenti previsti dal protocollo per i familiari, che per ora sono risultati tutti negativi.

Con l’apertura della scuola sono iniziati i controlli preventivi anche su compagni di classe e insegnati.

Gli accertamenti preventivi - informa l’Azienda sanitaria - consistono nell’esecuzione del test Mantoux, una piccola iniezione superficiale nell’avambraccio, che ha lo scopo di rilevare eventuali contatti con il batterio. La lettura del test viene fatta dopo 48 ore e in caso di positività viene richiesta la radiografia del torace con una visita pneumologica. Non sono previste, in quanto non necessarie, altre misure preventive o restrittive nell’ambiente scolastico e nella comunità.

La tubercolosi è una malattia infettiva che si trasmette per via respiratoria ma la contagiosità è bassa e la trasmissione del germe non avviene con facilità. Meno della metà delle persone che vengono in contatto con un caso possono essere contagiate e di queste meno del 10% possono ammalarsi.

La trasmissione del germe necessita di un contatto stretto e molto prolungato con il malato in uno spazio chiuso. Per contatto stretto si intende la condivisione con l’ammalato di uno spazio chiuso per almeno otto ore al giorno e quindi sono interessate le persone che hanno condiviso la stessa aula o lo stesso ambiente domestico. Sono invece considerati contatti occasionali quelli che avvengono nei luoghi di frequentazione collettiva come ad esempio mense, palestre o ristoranti.
La tubercolosi è una malattia curabile con l’assunzione di una terapia antibiotica adeguata. Nell’ultimo triennio i casi di tubercolosi in Trentino sono stati circa una cinquantina all’anno di cui la metà di tipologia polmonare, in linea con l’incidenza rilevata nel Nord-est.

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