Biblioteca, con la piramide il cortile diventa una sala

di Nicola Guarnieri

Civica biblioteca Tartarotti come il Louvre? Giammai! Ma già la scelta di collocare la piramide di vetro nel cortile interno della grande sala pubblica di lettura di corso Bettini richiama inevitabilmente il tempio parigino della cultura.

Quello spazio nel complesso museale disegnato dall'archistar Mario Botta, sfruttato nella bella stagione per incontri all'aria aperta, un paio d'anni fa è diventato una dependance riparata dalle intemperie ma pure dal sole della Tartarotti.

Il Comune ha infatti «ordinato» la copertura modulare mobile in grado, all'uopo, di trasformare la piccola piazza con la piramide in un'accogliente sala conferenze.

I lavori sono costati 60 mila euro ma hanno decisamente raggiunto l'obiettivo: garantire un'adeguata protezione «meteo» in occasione di incontri letterari ma pure di attività ludiche, magari allestendo un Kindergarden per avvicinare i pargoli alla biblioteca. Il tutto, chiaramente, in attesa del collegamento della piazza del Mart con il giardino Fedrigotti, punto di forza del grande disegno di riqualificazione degli esterni del museo cui sta lavorando a titolo gratuito lo stesso Botta.

Questo intervento, adesso, apre scenari nuovi imposti dal coronavirus. Perché il distanziamento sociale - un mantra collettivo recitato in nome della salute - impone spazi ampi, divieti di assembramento e l'obbligo di stare lontani l'uno dall'altro per non trasformarci tutti in untori. Ecco dunque che il Comune ha deciso di trasformare quel cortile «louvriano» in una stanza vera e propria, con tanto di illuminazione adeguata e riscaldamento per essere vissuta anche in autunno e in inverno. Insomma, un locale nuovo che, nelle intenzioni, dovrà fungere da sito di decongestione delle migliaia di utenti che bazzicano in biblioteca.

«Conseguentemente alle nuove esigenze a seguito dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, - confermano in piazza del Podestà - la piazzetta interna acquista una valenza più incisiva, divenendo luogo di decongestione delle presenze nella biblioteca e necessita della possibilità di un utilizzo più lungo durante la giornata, quindi anche nelle ore serali, questo comporta la dotazione della struttura di un idoneo ed adeguato impianto di illuminazione, contestualmente è necessario prolungare l'utilizzo degli spazi fino all'autunno inoltrato, necessitando quindi della predisposizione di un idonieo impianto di riscaldamento. Le nuove caratteristiche di utilizzo della struttura richiedono pertanto interventi migliorativi di adeguamento della struttura metallica con rinforzi in tubo di acciaio inossidabile per la predisposizione dei necessari impianti di illuminazione e riscaldamento».

Dei lavori si occuperà l'impresa Galli e, di fatto, rende più pratica la fotografia del cortile interno della civica Tartarotti sopra la sala di lettura (con il lucernario affidato appunto ad una piramide) che potrà essere ammirata e vissuta con il bello e il cattivo tempo.

L'intervento originario, spiegava tempo fa l'assessore ai Lavori pubblici Beppino Graziola, «è finalizzato all'estensione degli spazi riservati alla biblioteca al fine di rispondere ad una domanda sempre in aumento. Lo spazio esterno potrà, una volta coperto, essere impiegato soprattutto durante la stagione estiva per attività connesse alla lettura o funzioni accessorie e comunque correlate con il calendario delle iniziative di richiamo culturale poste in essere dall'istituzione bibliotecaria. Con l'opera si garantisce un miglioramento generale delle condizioni di vivibilità per l'utente in quanto lo stesso potrà fruire di spazi aperti. Assume anche un connotato di rilevanza per l'intero territorio comunale in quanto consentirà l'organizzazione di eventi didattico-culturali e ricreativi».

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