Una doppia ciclabile in via Dante Il primo tratto è già percorribile

Da anni, la bici sembra essere una sorta di simbolo dell'urbe lagarina ma, quando si è trattato di varare un piano razionale e concreto di piste ciclabili ad hoc, ci si è sempre arenati su veti incrociati ed altre priorità. Qualcosa, in verità, è stato fatto ma non si è mai riusciti a completare una rete organica di tracciati collegati. Quest'anno, però, il mondo, Rovereto compreso, è cambiato a causa del Covid. Ed ora proprio le biciclette sembrano un elemento fondamentale per limitare i danni alla salute umana e urbana. Partendo ovviamente dalla viabilità e dal caos traffico.

Il Comune, nel corso del dibattito sulla manovra anti-pandemia, ha messo in campo una task force proprio per studiare le due ruote in città. E si tratta di un mix funzionale tra politica e tecnici. Perché c'è oggettivamente l'esigenza di completare i percorsi per spingere più gente possibile a spostarsi in bici. Soprattutto gli studenti.

Il primo intervento riguarda lo sdoppiamento della pista ciclabile in via Dante. Saranno realizzati due tronchi monodirezionali sui due lati della carreggiata. Una soluzione caldeggiata da molti dopo il restyling del viale Liberty che ha cancellato la pista doppia sul lato Ovest. L'idea, infatti, era di trasformare via Dante in una sorta di strada-piazza promiscua. Adesso, invece, dovrebbe ospitare due ciclabili per incentivare gli spostamenti su due ruote. Il Comune, tra l'altro, ha decisamente fretta e, non a caso, ha varato un provvedimento preciso e puntuale che si riferisce, per intanto, al tratto Sud della strada, dall'incrocio di via Cavour fino al Leno in attesa di mettere mano anche al segmento Liberty del viale imperiale. La nuova ordinanza, comunque, impone da subito «l'istituzione di due piste ciclabili, in corsia riservata monodirezionale, sul tratto di via Dante compreso tra via via Cavour e ponte degli Alpini».

I piccoli passi verso una ciclabilità migliore e più diffusa, insomma, sono partiti. E si associano all'altra azione «rapida» adottata alla riapertura delle scuole: le rastrelliere. Per il restyling completo e funzionale, però, occorre ancora un po' di tempo. Il gruppo di lavoro costituito a palazzo Pretorio, infatti, sta mappando tutte le piste esistenti per capire cosa necessita rimettere in ordine. E qualcosa già si è visto. Uno dei primi passi, per esempio, è stata la ciclabile di via Campagnole che garantisce continuità al collegamento tra Borgo Sacco e centro storico.

Quest'operazione ciclabilità, ovviamente, non interferirà con progetti e cantieri già varati come i tratti da Marco, Lizzana e San Giorgio. Che vanno avanti, chiaramente, ma che saranno affiancati da microcantieri di completamento di nodi ora interrotti per rendere fluide, continue e dunque appetibili le piste.

Tornando a via Dante, questo collegamento si infila nella lunga pista che, finalmente, da Marco - frazione Sud - porta a Lizzana, Lizzanella e quindi in piazza Malfatti. Non solo, perché proprio Marco ha un collegamento ciclabile per Mori Ferrovia e quindi la pista provinciale lungo l'Adige. Oltre, ovviamente, all'anello in via di realizzazione dentro il parco dei Lavini che lega il centro del paese, i poli sportivi e i parchi. E, tra l'altro, da via Dante ci si infila comodamente nella nuova via Benacense con itinerari per due ruote su entrambi i lati di marcia.

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