Il Covid si porta via anche don Felicetti, per anni Vicario di San Marco a Rovereto

Il Covid porta via un altro prete: si è spento nella tarda serata di martedì, a 89 anni, monsignor Valentino Felicetti. Nato a Predazzo, venne ordinato a Trento nel 1956. Lungo, in tutto il suo ministero, è stato il suo rapporto con Rovereto, iniziato con il primo incarico come vicario parrocchiale in San Marco dal 1956 al 1959. E proprio in San Marco, diversi anni dopo, Felicetti è tornato come parroco, dove è rimasto dal 1987 al 2009, ricoprendo anche l’incarico di decano dal 1991 al 2009. Canonico onorario della cattedrale di Trento, fu nominato protonotario apostolico nel 2005, responsabile diocesano per i congressi eucaristici nel 2009. Come ultimi incarichi fu rettore della chiesa dell’Annunziata a Trento e cappellano della RSA di via Vittorio Veneto a Trento (2009-2015). Dal 2013 era residente alla casa del clero, dove si è spento. Il funerale sarà celebrato domani alle 14 nella chiesa parrocchiale a Predazzo.

Profondo il segno lasciato da Felicetti nella comunità roveretana. Così lo ricorda l’ex vicesindaco Mario Cossali: «L’ho conosciuto tanti anni fa, quando ero chierichetto in S.Marco. Eravamo una schiera ed eravamo sempre pronti ad accumulare servizi, anche per rimediare qualche compenso, ma senza sgomitare. Don Valentino allora non era il parroco autorevole ed operoso che sarà poi; ci seguiva come attento padre spirituale, come compagno di giochi e di vita. Quel legame per me fu duraturo attraversò gli anni. L’ho ritrovato in questi ultimi anni nei simpatici incontri degli ex oratoriani e l’ho ritrovato come amico vero, che si ricordava con vivacità i tempi di San Marco, lui, giovane prete e io, ragazzino».

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