Nel 2021 Imis dimezzata a botteghe e alberghi

Nel 2021 Imis (Imposta immobiliare semplice) più che dimezzata per botteghe, laboratori artigiani, alberghi e pensioni. E ridotta quasi a un quarto per cinema e teatri (anche se la platea dei beneficiari è ridottissima). È una sforbiciata importante ai proventi previsti a bilancio quella che Valduga ed assessori si apprestano a portare in Consiglio comunale. Una mini-manovra che, come del resto è scritto nero su bianco sul Dup (documento unico di programmazione) appena approvato, muove nella direzione di sgravare quanto più possibile dal peso delle imposte cittadini e aziende. Con l'obiettivo di permettere ai primi di arrivare alla fine del mese, e di rifiatare sul piano finanziario alle seconde, in vista delle ripresa che, si argomenta a Palazzo Pretorio, prima o poi ci dovrà pure essere.

Nello specifico le agevolazioni individuate dalla giunta Valduga, che vanno ad aggiungersi agli sgravi fiscali già adottati dalla Provincia e Consiglio delle autonomie locali nel novembre scorso, peseranno sui conti di Palazzo Pretorio per 250mila euro di minor gettito. Tecnicamente, il taglio dell'Imis interessa le categorie catastali C/3 (laboratori arti e mestieri, aliquota abbassata dal 5,5 al 2 per mille), D/2 (alberghi e pensioni, l'aliquota passa dal 4,5 al 2 per mille) e D/3 (teatri e cinema, aliquota tagliata dal 7,9 per mille al 2 per mille). Soprattutto, l'amministrazione abbasserà dal 5,5 al 4,5 l'aliquota per la categoria catastale C1. «Si tenga conto - spiega l'amministrazione nella proposta di delibera - che in tale categoria catastale rientra la maggior parte delle piccole e medie attività economiche e d'impresa». «L'auspicio e la volontà - si legge ancora - è che tale misura di agevolazione tributaria, assieme ad altre, possa risultare effettivamente efficace e utile per sostenere prima e rilanciare poi le piccole e le medie attività economiche e d'impresa, con un messaggio concreto di vicinanza e attenzione da parte dell'amministrazione comunale».

Non solo. L'amministrazione comunale intende rivedere «alla luce degli effettivi valori di mercato» i riferimenti per i valori delle aree edificabili. Nello speficico: diminuzione del 10% di tutti i valori di riferimento; taglio del 20% dei valori applicati in caso di piccole ristrutturazioni; abbattimento del 50% dei valori per le aree destinate a "verde pubblico di progetto"».
Come detto, la "manovra" comunale è additiva rispetto alle esenzioni già adottate sul piano provinciale che comportano, in sintesi: aliquota zero per le abitazioni principali (tranne fabbricati di lusso); aliquota base del 0,55 per cento se la rendita catastale è uguale o inferiore a 75mila euro; nessuna aliquota per gli immobili di "ruralità strumentale" con rendita catastale inferiore di 25mila euro.

La leva fiscale è uno dei capisaldi dell'azione dell'amministrazione nel tentativo di traghettare la città di Rovereto attraverso la più grave crisi della sua storia recente. Sempre in vista della ripartenza, una volta che l'emergenza sanitaria sarà archiviata. Una prospettiva sintetizzata nel motto «La città che si prepara», claim della campagna di comunicazione indiretta del sindaco per cercare di diffondere un po' di fiducia. «È una città che agisce nel presente - ha dichiarato nel presentare il bilancio la settimana scorsa - per prepararsi alla fine di questa crisi globale. Abbiamo voluto puntare sul sostegno alle attività economiche, sulle politiche per i giovani e per il sociale, sulla tutela e valorizzazione del patrimonio immobiliare e culturale, dell'ambiente e sugli investimenti per la viabilità. È un bilancio che tiene conto di quanto fatto fino ad oggi ma che guarda in modo nuovo verso il futuro, perché dobbiamo reagire oggi alla crisi sanitaria ed economica e non possiamo aspettare che sia finita per poter investire, ma occorre prepararsi ad un futuro possibile. Si tratta di un bilancio rispettoso dei principi di prudenza e solidità finanziaria e patrimoniale, di garanzia della qualità del vivere e dei servizi, Innovativo per alcune operazioni e capace di investimento grazie ad una visione».

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