Rovereto / Sport

Centro tennis in lungo Leno: in arrivo la decisione sulla gestione

La prossima settimana la commissione giudicatrice esprimerà il suo verdetto e dirà in seduta pubblica chi, a suo giudizio, ha presentato la proposta migliore per i due campi in terra rossa e i primi due terreni da padel

ROVERETO. Centro tennis in lungo Leno, questa volta ci siamo davvero. La prossima settimana la commissione giudicatrice esprimerà il suo verdetto e dirà in seduta pubblica chi, a suo giudizio, ha presentato la proposta migliore per la gestione del nuovo impianto, che porterà in dote all'offerta sportiva della città due campi in terra rossa e i primi due campi da padel.

«È stata una delle partite sulle quali mi sono speso di più - dichiara il neo assessore allo Sport Michele Dorigotti -. Era importante riuscire a chiudere la pratica in tempo per dare, prima dell'arrivo dell'inverno, almeno uno o due mesi di esercizio dei nuovi campi».Una fretta, quella dell'amministrazione comunale, ben comprensibile. Il cantiere per del nuovo centro tennis è diventato infatti negli ultimi anni simbolo di ritardi e polemiche.La storia è nota. Il cantiere è aperto dal 2019: cinque anni fa. E, di pari passo con i tempi, nel corso degli anni sono lievitati anche i costi.

Se all'avvio dei lavori si parlava di 400mila euro, la cifra è oggi arrivata a 1,64 milioni. La riqualificazione del centro tennis di via Dante passerà comunque alla storia come uno degli interventi pubblici più criticati di sempre. Sia per i tempi, che per la natura stessa dell'intervento. Era l'ottobre del 2019 quando i campi in terra rossa furono transennati, interrompendo una storia trentennale di sport e socialità incardinata tra i Giardini Italia e il Leno. Il progetto prevedeva fin dall'inizio la riqualificazione del campo sportivo e di tutta l'area sud-est dei giardini, eliminando un intero tratto di via lungo Leno Destro per portare l'area verde fino sulla sponda del torrente e garantire ai roveretani oltre a un parco più ampio, un centro nuovo di zecca, con una nuova palazzina per spogliatoi e bar, e nuovi campi.

Ma, appunto, il progetto fu subito bersaglio di critiche. Sia perché causava l'abbattimento di qualche albero, sia perché considerato da alcuni spropositato ed inutile rispetto alle esigenze sociali e sportive dei roveretani, vista anche la presenza dell'altro grande impianto tennis alla Baldresca. E furono proprio le proteste popolari a causare uno degli intoppi che hanno dilatato i tempi di realizzazione, oltre alla difficoltà causate dal Covid nel 2020-2021. Infatti ci fu chi fece un ricorso al presidente della Repubblica. E, in un effetto domino, è stato il dilatarsi dei tempi, oltre ai cambiamenti di progetto in corso, come quello per fare i campi da padel, a contribuire a causare il triplicarsi dei prezzi di partenza.Polemiche e ritardi che Palazzo Pretorio conta di archiviare definitivamente con l'affido della nuova gestione. Due le realtà che hanno presentato un'offerta, nessuna delle quali di Rovereto: "Cus Trento" e "Scuolatennis.it".

La prima, il "Centro universitario sportivo", è un'associazione sportiva dilettantistica che supporta l'Università di Trento nella promozione, nell'organizzazione e nella gestione di eventi e attività sportive, e gestisce il Centro sportivo universitario di Mattarello, che offre due capi da tennis all'aperto.

La seconda, di base a Varese, è una società privata che gestisce dei campi tennis anche a Bolzano, in via Parma.

L'esperienza nel settore è fondamentale nell'ambito della gara, visto che se per parte sua al Comune, proprietario dei nuovi campi in lungo Leno, spetta una funzione di indirizzo, il gestore potrà attivare i propri progetti in maniera autonoma, tenendo presente che per l'aggiudicazione della concessione per un periodo di sette anni l'offerta tecnico-qualitativa costituisce la parte predominante con 90 punti rispetto ai 10 previsti per l'offerta economica.

Il canone annuo base per la gestione complessiva dell'impianto è fissato in 7.400 euro più Iva. L'impianto è destinato principalmente alla pratica del tennis e del padel, ma «particolare attenzione sarà dedicata anche alle attività ludico-ricreative rivolte a giovani e famiglie, scuole e ambito sociale e paralimpico per valorizzare anche la funzione educativa del centro sportivo - ha evidenziato la sindaca Giulia Robol presentando il bando -. Rivestirà un ruolo importante il bar/ristorante anche quale punto di aggregazione sociale e presidio dell'area e del parco adiacente».

Il valore stimato della concessione è di 902.105 euro, ma chi si aggiudicherà la gestione dovrà oltre che pagare il canone effettuare investimenti nella struttura ricettiva, attenersi alle indicazioni del Comune sia per l'organizzazione dei servizi che per le tariffe orarie massime applicabili per i campi: campo tennis all'aperto senza illuminazione over 18 15 euro; campi tennis per under 18 (giorni feriali dalle 8 alle 17) 7 euro; campi tennis all'aperto con illuminazione over 18 20 euro; campo padel all'aperto senza illuminazione over 18 35 euro; campo padel per under 18 (giorni feriali dalle 8 alle 17) 18 euro; campo padel all'aperto con illuminazione over 18 40 euro.

Frattanto Palazzo Pretorio è pronto, una volta che sarà indicato il nuovo gestore, a predisporre l'ultimo intervento degli operai nel sito. Questa volta non per costruire, ma per un ultimo passaggio di manutenzione. I campi, pronti da mesi ormai, mostrano i segni della forzata inattività. Soprattutto i vari ciuffi d'erba spuntati sui campi in terra rossa hanno "allarmato" non poco i roveretani. «Non c'è nessun problema - assicura Dorigotti - i campi sono ok e saranno subito messi a disposizione del vincitore del bando».

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