Le letterine di Babbo Natale? Volano in Austria e arrivano doni

«Potete immaginare la gioia di mio figlio, che continua a chiedermi di leggergli la lettera! Sono piccoli gesti che fanno emozionare piccoli e grandi», così scrive la mamma di Andrea, alunno della scuola dell’infanzia, che alcuni giorni fa si è visto recapitare in aula, e lo ha scartato con la maestra e con i compagni, un modellino di «gatto delle nevi» che nel dicembre scorso aveva chiesto in regalo a Babbo Natale. Concorda il capogruppo degli alpini di Mattarello Paolo Tamanini che glielo ha consegnato: «È stato un momento davvero emozionante anche per noi! Avreste dovuto vedere i volti e le espressioni dei bimbi quando sono entrato in classe e ho consegnato quel pacchetto e la bellissima letterina che lo accompagnava».

Venerdì 15 dicembre 2017 gli alpini di Mattarello avevano riproposto ai piccoli della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di lanciare in cielo palloncini colorati con le letterine per Babbo Natale. Continuavano un’iniziativa avviata nel 2014 quando avevano raccolto i desideri dei bambini in un cassettone della posta collocato sotto l’albero di Natale allestito in piazza Perini; nel 2015 li avevano coinvolti raccogliendo giocattoli usati da destinare ad altri bambini meno fortunati; nel 2016 avevano loro riproposto di affidare ai palloncini i loro desideri colorati e visto il riscontro ottenuto fecero così anche nel dicembre scorso.

I palloncini sono volati molto lontano, verso nord-est, hanno superato le Alpi e sono arrivati fino in Stiria e nell’Alta Austria. La letterina indirizzata a Babbo Natale da Adele, che frequenta la 1a classe della primaria, è stata ritrovata il 21 marzo. Era ancora leggibile e ben conservata, se è vero che la famiglia che l’ha raccolta ha fatto pervenire alla bambina una scatola contenente stampini ad inchiostro e una confezione di ovetti Kinder accompagnata da una lettera scritta in tedesco che gli insegnanti hanno prontamente tradotto.

Qualche giorno dopo è arrivato a Mattarello anche il pacchetto per Andrea. Il regalo per lui era accompagnato da una lettera scritta in italiano che Babbo Natale aveva spedito il 23 marzo da Vöcklabruck:

«Carissimo Andrea, questo è Babbo Natale. Il buon amico del coniglietto pasquale? Solo di recente ho trovato il tuo pallone con i tuoi migliori auguri per me e con il tuo augurio di Natale, un piccolo gatto delle nevi, in una foresta nel Sud della Stiria. Il tuo pallone ha volato per oltre 600 chilometri da Trento a Leibnitz! E lì l’ho trovato, appeso ad un albero, la settimana scorsa. Io, il tuo Babbo Natale, mi sto solo riposando da Natale. Milioni di regali ho potuto consegnare. Ero molto occupato! Ma è molto bello rendere felici così tante persone! Il mio amico, il veloce coniglio di Pasqua con le sue grandi orecchie lunghe, mi ha promesso di portati il tuo piccolo “bruco”, il gatto delle nevi, in Alto Adige. Spero che possa farlo presto. Caro Andrea, ti prego, resta un bravo ragazzo! E per favore non dimenticare mai: “La felicità è l’unica cosa che aumenta quando la condividi!” Auguro a te, ai tuoi amici, ai tuoi insegnanti e alla tua famiglia una buona Pasqua».

Questa le parole di Babbo Natale che ama i bambini e che è stato aiutato, magari, affaticato com’era, dalla sua nipotina: le abbiamo trascritte perché creano una magia che riesce ancora ad incantarci.

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