Per Trento il 2018 è annata speciale per i grandi eventi
Trento città di grandi eventi: nemmeno il tempo di salutare la festosa folla alpina che il capoluogo, Rovereto e l'alto Garda accoglieranno la carovana del Giro d'Italia il 20 maggio prossimo per la cronometro Trento - Rovereto prevista per il 22 maggio con la pausa del Giro proprio a Trento e la ripartenza da Riva del Garda il 23.
E già alla sera, dopo il passaggio dei corridori, si staranno montando i gazebi con lo scoiattolino arancione del Festival dell'Economia che arriverà quest'anno alla tredicesima edizione nel fine settimana dal 31 maggio al 4 giugno, pochi giorni prima della novità di quest'anno per quanto riguarda gli eventi, ovvero il Dolomiti Gay Pride in programma il 9 giugno, per concludere un mese di vero tour de force per il mondo della ricettività e dell'accoglienza trentina con le Feste Vigiliane dal 22 al 26 giugno.
«Credo che il 2018 sarà un anno da incorniciare ? commenta la direttrice dell'Apt Trento Monte Bondone Valle dei Laghi, Elda Verones - per tutto l'impegno che Trento mette in campo per ospitare tutti questi grandi eventi e, di conseguenza, anche per l'indotto generato da tutti questi appuntamenti». L'effetto positivo dell'adunata è atteso anche per le prossime manifestazioni: «Per il Giro d'Italia che è dietro l'angolo è già tutto occupato, le squadre e i tifosi si sono prese per tempo e stanno arrivando prenotazioni anche per il Dolomiti Pride - spiega Verones - è chiaro che un evento come l'adunata degli alpini avrà delle ricadute positive anche sui prossimi appuntamenti della città, è stato per noi anche l'occasione per promuovere a tutte le persone arrivate qui per le penne nere il resto del calendario e il territorio».
Apt che ha iniziato a collaborare nel giugno 2016 ai preparativi dell'adunata, in particolare per la creazione della card trasporti e musei: oltre 7mila sono state vendute da mercoledì solo dall'ufficio centrale di piazza Dante e dai tre punti info dislocati per l'evento in città, altre 43mila sono state distribuite dagli alpini stessi sia al pubblico che alle proprie sezioni: «La card è stata uno strumento apprezzatissimo - conferma la direttrice Verones - e grazie ad uno sforzo ulteriore dei musei rimarrà valida con uno sconto del 20% fino al 31 dicembre. L'indotto che l'adunata ha generato è fuori discussione: tutto è andato bene, il sistema messo in campo ha funzionato in tutti gli aspetti e da mercoledì la città è stata pienissima di alpini e dei loro accompagnatori, poi pensiamo alle tre ore di diretta nazionale e all'immagine complessiva che Trento ha saputo dare di sé. Essere parte attiva di un evento così importante può poi fare a differenza anche sui contatti che si costruiscono: un gran numero di persone hanno conosciuto la città, l'hanno apprezzata e si sono informati presso i nostri uffici per una vacanza in estate e sui prossimi grandi eventi».
Archiviata l'adunata, rimane il lascito alla città e alla sua immagine: «Ci sono tantissime ragioni per dire che l'adunata è stata un grandissimo evento, unico, coinvolgente e storico - conclude Verones - e non è nemmeno pensabile paragonarlo ad altri eventi per la capacità di essere festa di comunità e di popolo. Gli alpini sono davvero riusciti a rendere tutti protagonisti, dalla città ai trentini, hanno contagiato tutti e questa adunata rimarrà nella storia di Trento, pensiamo solo alla presenza delle massime cariche dello stato, alla copertura mediatica. Così come io credo l'organizzazione messa in campo, la quantità e qualità di eventi collaterali culturali che hanno animato questi giorni rimarranno nella storia delle adunate nazionali».