Si rompono le condutture dell'acqua: chiuse le scuole a Meano e Vigo Meano e quattro paesi a secco per dieci ore

di Leonardo Pontalti

Due condutture danneggiate, quattro sobborghi rimasti per quasi dieci ore senza acqua con scuole chiuse e bar costretti a vendere solo prodotti in bottiglia.
Non è stata una giornata facile, quella di ieri, a Meano, Vigo Meano, Cortesano e buona parte dell’abitato di Gazzadina. Dalla prima mattinata - poco dopo le 6 - fino alle 15.30 circa le utenze della zona sono rimaste “a secco”.

Tutta colpa di un improvviso cedimento di una condotta che porta l’acqua dalla zona nord di Gardolo - sul fondovalle - fino ai sobborghi della collina. Un cedimento che ne ha causato poco dopo un altro, a complicare ulteriormente la situazione.

Le prime anomalie sono state registrate dal personale della sala controllo di Novareti poco dopo le 5.30: veniva segnalato un calo di pressione all’altezza della località Pontare, sotto l’abitato di Meano.

Poco dopo i rilevamenti hanno fatto registrare un’ulteriore “allerta”: solo dopo parecchie ore - quando i tecnici della società di Dolomiti Energia che cura le reti di sitribuzione di acqua e gas e gli operai della ditta chiamata ad intervenire erano al lavoro - è stato possibile capire che cosa era successo: a seguito del primo cedimento, l’acqua è uscita dalla falla con una tale pressione da danneggiare anche un’altra conduttura che corre al suo fianco.

Il primo e più vistoso effetto del guasto è stato il riversarsi lungo la strada provinciale 76 di un vero e proprio torrente estemporaneo, all’altezza dell’incrocio con strada del Dos di Lamar verso valle.
Purtroppo, però, altri e ben più pesanti ripercussioni sono seguite nelle ore successive, con l’interruzione dell’erogazione dell’acqua potabile a Meano, Vigo Meano, Cortesano e buona parte di Gazzadina.

Una situazione tale da costringere i responsabili delle scuole primarie De Carli di Meano e Italo Calvino di Vigo Meano a interrompere l’attività didattica e far tornare a casa ragazzine e ragazzini (vedi pezzo a parte).

Disagi, inevitabilmente, anche per gli esercizi pubblici della zona: «Siamo riusciti ad evitare la chiusura - ha spiegato Barbara Saltori dal pub Moby Dick di Vigo Meano - ma senz’acqua corrente non ci sono state molte alternative: niente caffè, servizi igenici inagibili e consumazioni in bottiglia».

Anche Barbara, come altri colleghi e, soprattutto, come tanti residenti dei sobborghi colpiti dal disservizio, non hanno potuto fare altro che correre al supermercato per fare incetta di acqua in bottiglia o, in qualche altro caso, rivolgersi ad amici, parenti o conoscenti più... fortunati, quelli della zona di Gazzadina servita da altre condutture o di Gardolo di Mezzo, presso i quali hanno potuto rifornirsi d’acqua riempiendo taniche.

La situazione, dopo uno stop pressoché totale perdurato dalle 8 alle 13, è andata migliorando in seguito, con la riattivazione a singhiozzo e a macchia di leopardo sul territorio servito dalla rete danneggiata.

Dalle 15.30, dopo un intervento tanto complesso quanto rapido da parte di tecnici ed operai, tutto è tornato alla normalità: unico strascico del doppio guasto, la presenza di impurità nell’acqua legata agli interventi effettuati, alla quale l’utenza ha ovviato lasciandola scorrere fino al pieno ritorno della consueta limpidezza.
Anche dopo la riattivazione della regolare erogazione dell’acqua, tecnici ed operai hanno proseguito il loro lavoro con accertamenti e verifiche per scongiurare il ripetersi d altri disservizi ed una serie di monitoraggi proseguiti fino a tarda sera.

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