Raid ladresco a Sardagna molte porte sfondate con il piede di porco

Porte sfondate, abitazioni a soqquadro. Nel sobborgo di Sardagna era da anni che non si assisteva a certe scene. I ladri sono entrati in azione tra le 18 e le 21 di mercoledì, con il favore del buio. Hanno preso di mira due case singole, tra via della Molinara in località Doss e via Buccelleni in centro, a due passi dalla sede della circoscrizione. Colpito anche il complesso residenziale in via Cesa Vecia. Sono almeno tre i furti andati a segno. In un caso hanno forzato la porta finestra con un piede di porco, nell’altro hanno sfondato - sempre con arnesi da scasso - la porta d’ingresso. Da due abitazioni sono spariti gioielli e soldi in contanti, mentre il bottino della terza casa è stato alquanto originale: i malviventi avrebbero portato via solo vecchi vestiti.
Insomma, un copione purtroppo già visto in città, ma che sorprende gli abitanti di Sardagna. «A parte qualche furto avvenuto un paio d’anni fa, era dal 2014 che non subivamo raid - spiega Alberto Pedrotti, presidente della circoscrizione - Invito tutti i concittadini a chiamare le forze dell’ordine al minimo sospetto. Può essere utile tenere le luci di casa accese. Se servirà prenderemo appuntamento con il questore, ma prima di tutto c’è la prevenzione».
Mercoledì pomeriggio a Sardagna è intervenuta la polizia. Gli agenti della volante hanno effettuato sopralluoghi nelle case prese di mira dai ladri. Utili all’indagine potranno essere anche le telecamere installate dal Comune a Sardagna, lungo la strada. Sempre che i ladri siano fuggiti in auto: per aggirare il sistema di videosorveglianza potrebbero essere arrivati a piedi (con un mezzo lasciato fuori dal centro) per poi scappare nel bosco. Nessuno, in paese, avrebbe visto movimenti strani nella fascia oraria in cui sono avvenuti i furti. C’è però una coincidenza che alcuni residenti hanno evidenziato via social: nelle ore precedenti in paese giravano sconosciuti che affiggevano porta a porta gli avvisi della raccolta degli indumenti usati. Il dubbio è che tra queste persone si sia mischiato qualche malintenzionato che avrebbe tenuto sotto controllo la zona.
Purtroppo, in questi ultimi giorni, non c’è sobborgo di Trento che si sia “salvato” dai raid. Nella sola giornata di lunedì sono stati segnalati furti a Povo e in diversi punti della città (in via Perini e tra via Piave e via dei Mille), con una tipologia ben precisa: sono stati fatti saltare i cilindri delle serrature. A Sardagna invece è stato usato un “piede di porco”, attrezzo ritrovato vicino a una delle case derubate.

comments powered by Disqus