"Europa verde" a Trento: lista che unisce la sinistra

di Nicola Baldo

L’unione della sinistra è un po’ come la pace nel mondo. Tutti la vogliono, ma raggiungerla poi è dura. Ci provano, almeno a Trento, con “Europa verde” le anime della sinistra. Quelle che alle urne nel capoluogo il prossimo 3 maggio saranno con un unico simbolo, raccogliendo in una sola casa Verdi, Sinistra italiana, Volt e È Viva Trentino. Anime diverse, medesima collocazione a sinistra a sostegno di Franco Ianeselli come candidato sindaco. Con valori quali l’ecologia e la giustizia sociale come stelle polari. «Siamo una realtà – ha spiegato la consigliera provinciale Lucia Coppola – che rappresenta storie antiche e recenti, un mix di vissuti e competenze, che pone al centro le tematiche sociali. Cercheremo di implementare il programma della coalizione con i nostri temi, dalla casa alla fatica di vivere fino all’accoglienza dei migranti».

All’atto pratico Europa verde si propone di proporre, per la Città del Concilio, un sempre maggior ricorso alla rotaia ed alle piste ciclopedonali, oltre a parcheggi di attestamento e bus navetta fra il centro ed altre parti della città. Oltre ad uno stop al consumo del suolo, puntando su energie rinnovabili e riqualificazione energetica, per arrivare fino al recupero definito dell’ex Sloi e dell’area Carbochimica. «Perché anche Trento non può avere un cuore rosso e verde?», si chiede Renata Attolini di Si. «Noi - prosegue - non siamo qui oggi solamente perché uniti contro le destre. Vogliamo portare il nostro contributo alla Trento che verrà, facendo squadra e rimanendo solidali. Con un’idea di città che spazia dai servizi alla persona all’inclusione, ma senza dimenticare la Trento agricola o la Trento universitaria. Oppure il rapporto stretto che la città ha con la sua montagna e le sue aree inquinate».

Accanto alle idee di sviluppo green e qualche stilettata al governo provinciale «troppo sbilanciato sulle valli, dimentica la città di Trento», anche tanta voglia di restare uniti pure dopo il voto. Cosa non successa in altri tentativi di unione precedenti. «Volt è, come dice anche il nome stesso, una rete di volontari europea – ha aggiunto Mattia Simone – che vuole crearea una nuova energia in Europa. Noi crediamo che la politica debba ripartire dai territori per arrivare fino ad agire a livello europeo, a Bolzano saremo a fianco del Team Koellensperger mentre per Trento vogliamo un futuro più sostenibile e con un nuovo modello di sviluppo economico, che non si dimentichi dell’equità sociale». Una lista che, insieme, si aspetta di superare almeno il 7 per cento alle urne. E che vuole dialogare con la parte centrista della coalizione di Ianeselli su temi quali l’autonomia o il lavoro. «Insieme vogliamo creare e ricreare una sinistra ecologista in grado di incidere in modo importante, per fare sì che Trento torni al centro dell’attività e recuperi il proprio buon rapporto con il resto della provincia», conclude Massimo Toscanelli di È Viva Trentino.

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