In città c'è tanta voglia di shopping Negozi aperti e centro storico affollato in molti già con le borse degli acquisti

di Marica Viganò

Le commesse sorridono con gli occhi. La mascherina rende il dialogo un po’ impacciato, ma ci si dovrà fare l’abitudine. «Buongiorno, si serva pure del dispenser» spiega gentilmente una ragazza alla cliente che rimane sulla soglia chiedendo se può utilizzare il gel disinfettante per le mani. Di nuovo non c’è solo la merce esposta: i commessi hanno dovuto imparare in fretta le regole per garantire l’igiene dei capi e il distanziamento delle persone; nei piccoli negozi si entra uno alla volta, mentre nelle grandi superfici è prevista la compresenza di più persone.

La riapertura dopo più di due mesi è emozionante per chi vende e per chi acquista. «C’è stato un bel “giro” di clientela. Anche stamattina nonostante la pioggia abbiamo lavorato abbastanza bene - spiegano Valentina Mazzucato e Serafina Avena di Intimissimi di via Oriola - Abbiamo venduto diverse magliette e canottiere, capi semplici e comodi. Sì, c’è voglia di comodità». E c’è anche desiderio di cambiare, di aggiungere qualcosa di nuovo al guardaroba, di indossare vestiti primaverili per sentirsi più leggeri. Ma con le nuove norme sanitarie provare i capi intimi è ancora possibile ? «Certamente.
La merce portata in camerino viene igienizzata con il vapore. E alla cassa disinfettiamo le carte di credito ed i bancomat prima di restituirli ai clienti».

L’apparecchio per la pulizia a vapore è l’accessorio ormai indispensabile nei negozi di abbigliamento. «Lo utilizziamo anche noi - evidenzia Eleonora Dorigoni di Nanà, in via Suffragio - Le persone possono muoversi senza problemi nel nostro punto vendita, dopo aver utilizzato il gel per le mani possono toccare la merce e provarla. I capi non acquistati vengono poi igienizzati».
Da Benetton, all’angolo con via Mantova, la commessa misura la temperatura all’ingresso. «Per la privacy non diciamo mai quanto è, ma con 37,4 si può entrare, mentre con 37,5 invitiamo il cliente a tornare un’altra volta - spiega Angela Barbieri - Naturalmente abbiamo il dispenser all’ingresso e c’è l’obbligo della mascherina per i clienti e anche per noi dipendenti». Tante sono le persone che approfittano dell’apertura per dare un’occhiata ai capi esposti. «È da tre giorni che lavoriamo per portare via la merce invernale e sistemare i nuovi arrivi. Abbiamo aperto alle 15, e già al mattino molti passanti vedendoci all’interno hanno bussato per chiedere se potevano entrare».

Elisa Casagranda di Volverup, in Diaz, finisce di sistemare le borse in esposizione. Nella gestione della “sanificazione” può ritenersi fortunata: l’arredamento è minimal e il prodotto si presta facilmente alla pulizia. «Abbiamo anche tolto il tappeto per facilitare le procedure. Le nostre borse sono create con i teloni dei camion, quindi sono facili da igienizzare e non si rovinano - spiega - I nostri clienti possono toccare i prodotti, che verranno passati con il disinfettante prima di essere nuovamente esposti».
Nel punto vendita And Camicie di via Oss Mazzurana Maddalena Marzari igienizza i capi che una cliente ha provato prima di fare l’acquisto. «Utilizziamo uno spray specifico e anche il vapore a 100 gradi. Non vietiamo di toccare la merce esposta. E naturalmente è anche possibile utilizzare i camerini per la prova - spiega - Prima di entrare in negozio è però obbligatorio utilizzare il disinfettante per le mani. Anche chi indossa i guanti verrà invitato ad utilizzare il gel del dispenser». Da lunedì prossimo partirà una vendita promozionale. Se ieri regnava la malinconia in via Oss Mazzurana, con la maggior parte dei negozi delle grandi catene ancora chiusi, dal 18 (data decisa da Roma) si alzerannno tutte le serrande come promettono i cartelli davanti a Celio, H&M, Motivi.
In via Manci rimangono chiuse le porte di punto vendita Gaudì: i commessi sono al lavoro da giovedì per sistemare i nuovi arrivi primavera-estate e sono anche in attesa di sapere dalla direzione centrale quando aprire. Accanto c’è una fila ordinata di persone: sono i clienti in attesa del proprio turno per entrare nel negozio Nespresso.

Nel tardo pomeriggio aumenta il passaggio della gente davanti alle vetrine finalmente illuminate. Alcuni commercianti hanno organizzato percorsi obbligatori di entrata ed uscita per garantire le distanze minime tra i clienti; altri, per rendere più gradevole all’ingresso la vista dei dispenser obbligatori, hanno puntato sul design: colonnine con il logo del negozio, flaconi personalizzati e guanti usa e getta sistemati in cassettini. Anche questo è stile.

E in questo sabato mattina in giro in centro c’era ancora più gente, molti con i pacchetti degli acquisti in mano e tanti disposti ad attende in fila fuori dai negozi per entrare.

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