Alle Albere migliaia di giovani: festa, musica e assembramenti

di Leonardo Pontalti

Musica, allegria e tanta fatica nel far rispettare le disposizioni per il distanziamento. È stato un sabato sera di festa quello che ha animato il parco delle Albere l’altro ieri sera. Con mille persone - non una di più - accolte all’interno dell’area sotto al palco e delimitata appositamente da transenne.

 

Ma - ecco il problema - almeno altrettante che si sono assiepate nel resto del parco, prima in attesa di poter entrare, poi a godersi la musica sull’erba una volta raggiunta la capienza massima prevista per l’evento.
Tanto che non sono mancate polemiche e perplessità, come quelle sollevate dalla psicologa e psicoterapeuta Serena Valorzi, che proprio sabato sera passando nei pressi del Muse e attraversando il quartiere cittadino, non ha potuto che notare comportamenti poco responsabili.

«Ho visto con i miei occhi centinaia di ragazzi, senza mascherine, accalcati nel sudore che appiccica i corpi. Addirittura qualcuno ha anche tossito in faccia a una madre con il bimbo nella carrozzina - erano più o meno le 21.30 quando sono passata di lì - per poi mettersi a ridere, quasi a prendersi gioco di lei, del Covid-19, dei mesi di distanziamento e di tutte le nostre attenzioni reciproche. Ma cosa stiamo facendo? Non è con troppa leggerezza che si è autorizzato un evento del genere, mentre i contagi stanno risalendo, mentre ancora al ristorante ci si può sedere allo stesso tavolo solo se congiunti o conoscenti stretti?»

«Abbiamo organizzato tutto in modo da garantire scrupolosamente il rispetto delle normative vigenti», ha replicato Dario Galiotto di Sapce Events, che assieme ad altre realtà del settore ha organizzato la serata, la “Albere Park - l’estate è ancora nostra”.

Un evento che doveva svolgersi su due giorni, con la domenica - la giornata di ieri - dedicata al fitness prima di un’altra serata musicale, che è stata tuttavia annullata a causa delle previsioni meteo.

«Abbiamo notato anche noi l’afflusso agli ingressi, ma devo dire che il nostro personale ha lavorato al meglio, cercando di far rispettare le regole. Poi, si sa, ognuno fa quello che vuole in un’area pubblica.
Noi abbiamo cercato di far sì che tutti anche aspettando di entrare nell’area delimitata fossero scrupolosi e responsabili, ma non potevamo certo verificare il comportamento di tutti in tutto il parco delle Albere. Posso dire che all’interno dell’area delimitata dalle transenne tutto si è svolto con la massima serietà. In fase di preparazione dell’evento abbiamo deciso - assieme alle autorità, questura in testa, che ringraziamo - di limitare a mille il numero di persone ammesse. Sono state fatte entrare con controllo della temperatura e con contapersone, dentro un’area estesa, in modo da garantire il distanziamento nel pieno rispetto delle regole e di tutte le precauzioni a cui è ancora sacrosanto attenersi. Anche dal punto di vista della pulizia, abbiamo fatto in modo di lasciare tutto in perfetto ordine».

«Non lo so, io sono comunque rimasta molto perplessa - ha commentato ancora Valorzi - non tanto per i comportamenti dei ragazzi. Va da sé che si va a un concerto all’aperto si salutano gli amici, si incontrano persone nuove, ci si diverte. Al di là di qualche eccesso davvero censurabile, come quello di cui sono stata testimone con il ragazzo che ha tossito contro altre persone, i partecipanti hanno fatto quello che è lecito attendersi faccia chi si reca a eventi come quello. Anche se mi piacerebbe che tutti non scordassero così in fretta quali e quanti sacrifici abbiano fatto solo qualche mese fa. Al di là del comportamento dei ragazzi, quello che non capisco è come sia stato possibile che sia stato dato il via libera ad un evento del genere, con rischi altissimi. Spero che tutti siano stati sanissimi e non ci siano conseguenze, ma continuo a non capire perché si accetti di correre rischi come questi».

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