Coltello in mano, cappuccio e mascherina rapina due donne in poche ore

Forte del coltello che teneva in mano, ha scelto due donne come vittime: si è accostato a loro, ha mostrato la lama e preteso la borsetta in una caso, il portafoglio nell’altro. Gli episodi, su cui indagano i carabinieri del radiomobile di Trento, sono avvenuti nella serata di venerdì. Non in orari strani o in vie periferiche: le due rapine si sono verificate attorno alle 22 in via Torre Vanga e in via Dosso Dossi all’altezza del negozio di ferramenta, lungo il tratto che da corso Buonarroti porta in Lungadige Leopardi.

Le vittime - una ha poco più di vent’anni - sono state scelte a caso. Entrambe hanno raccontato di essere state avvicinate da un individuo che ha mostrato loro un coltello e che voleva soldi: fortunatamente non c’è stata violenza fisica, anche se lo spavento per le due donne è stato - come è facile immaginare - fortissimo. Non appena ottenuto ciò che voleva, il soggetto si è allontanato a piedi. Le donne hanno raccontato tutto ai carabinieri. Le rapine sono avvenute ad una ventina di minuti di distanza l’una dall’altra e gli investigatori sono quasi certi che l’autore sia lo stesso, per il medesimo “modus operandi”, ossia per la modalità con cui ha agito, e per la descrizione che le vittime hanno dato del soggetto. La mascherina obbligatoria sul viso - e che il rapinatore certo non ha dimenticato di indossare - ha contribuito a rendere meno visibile il volto.

Oltre ad aver raccolto le testimonianze delle vittime, i carabinieri hanno perlustrato la città nella notte e ieri hanno osservato i filmati delle telecamere di sicurezza delle zone in cui ha agito il malvivente. L’ipotesi è che si possa trattare di un balordo, forse italiano, alla ricerca di qualche spicciolo per prendere la droga, ma è inquietante il particolare del coltello: le vittime non hanno reagito, ma il malvivente non ha esitato a mostrare loro la lama per impossessarsi di poche decine di euro. Balordo e anche vigliacco, dato che ha scelto come vittime due ragazze che camminavano sole e dunque più vulnerabili.

I carabinieri del radiomobile si stanno occupando dei due episodi denunciati venerdì sera, ma non si esclude che lo sconosciuto abbia compiuto qualche altro reato nelle ore successive. Le rapine sono avvenute in zone centrali, anche se non sempre “ben frequentate” data la vicinanza con l’area della stazione. Proprio in piazza Dante e dintorni negli ultimi giorni si sta concentrando l’attenzione delle forze dell’ordine (ne riferiamo nell’articolo in basso) per combattere la criminalità di strada, dallo spaccio ai furti. Il malvivente con il coltello ha agito con la complicità del buio, attendendo il momento più opportuno, avvicinando le vittime quando non c’era nessuno in strada, ma non ha fatto i conti con le telecamere che ne avrebbero registrato le mosse.

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