Fiaccole e lanterne in piazza
A Vigo Meano per ricordare Deborah
scatta anche una raccolta fondi
Fiaccole e lanterne in piazza
A Vigo Meano per ricordare Deborah
scatta anche una raccolta fondi
Mar, 23/02/2021 - 17:24
Domani sera, alle ore 20, la comunità di Meano si ritroverà nella piazza di Vigo Meano per ricordare Deborah Saltori, brutalmente uccisa dal marito da cui si stava separando. A illuminare la piazza ci saranno fiaccole, lanterne e candele che ognuno porterà da casa. Il servizio d'ordine degli Alpini garantirà il rispetto delle distanze e l'osservanza delle disposizioni in vigore per prevenire la diffusione del Coronavirus.
La Circoscrizione, le associazioni e la comunità di Meano hanno inoltre deciso di promuovere una raccolta fondi per i quattro figli di Deborah rimasti orfani della loro mamma.
È già disponibile una piattaforma online, che sarà promossa nei canali social della Circoscrizione, del Comune e delle associazioni di Meano, attraverso la quale è possibile aiutare i ragazzi ad affrontare le difficoltà di questo momento drammatico.
I fondi saranno gestiti dal gruppo Alpini di Vigo Cortesano, che saranno garanti del corretto impiego della cifra raccolta, destinata solo ed esclusivamente ai figli di Deborah.
«Deborah Saltori - si legge nel testo che accompagna l'iniziativa - è stata brutalmente uccisa dal marito da cui si stava separando. Questo atto di violenza crudele ha privato della loro mamma quattro tra bambini e ragazzi, tutti in un'età in cui la figura genitoriale è fondamentale sia dal punto di vista emotivo ed educativo, sia dal punto di vista materiale.
Per aiutare i quattro orfani ad affrontare questo momento drammatico la comunità di Meano ha deciso di promuovere una raccolta fondi che mira ad alleviare le difficoltà di una famiglia già pesantemente provata.
I fondi saranno gestiti dal gruppo Alpini di Vigo Cortesano, che saranno garanti del corretto impiego della cifra raccolta: tutte le donazioni potranno essere utilizzate solo ed esclusivamente per il benessere dei figli di Deborah.
Crediamo che lo sgomento, la rabbia e la commozione che seguono i femminicidi debbano trasformarsi in iniziative concrete a favore delle vittime, anche di quelle "secondarie" e spesso dimenticate come lo sono i figli, privati in un sol colpo di entrambe le figure genitoriali».
Per ricordare Deborah. Per aiutare i suoi figli. Trento c'è.
Pubblicato da Franco Ianeselli su Martedì 23 febbraio 2021