Addio a don Lucio Depretto: una vita per l'insegnamento

di Denise Rocca

Se n’è andato don Lucio Depretto. Il religioso, volto noto a Mori, si è spento a 93 anni.

Quella di Depretto è stata una vita dedicata all’insegnamento: ordinato presbitero nel 1950 per tanti anni è stato docente di religione a Trento, dove si è trasferito proprio per portare avanti questa professione.

«Di lui - dice la consigliera comunale Paola Depretto - ho un ricordo di una persona molto colta e tutta d’un pezzo, per tanti anni è stato insegnante. Era un uomo di altri tempi per tante cose». Immediatamente dopo l’ordinazione don Lucio è diventato professore del seminario minore e per vent’anni è stato docente e catechista in collegio, dal ‘53 al ‘73, e poi nuovamente dal 1980 al 1992, quando è tornato nella sua casa di Mori come collaboratore pastorale e poi negli anni della pensione.

Suo padre era Manlio, il calzolaio di Villanova, e la sua mamma era Anna: la sorella Dora alla quale era affezionatissimo, vive in Belgio. Dopo la pensione don Lucio è tornato a vivere nella casa di famiglia, in via Largo Villanuova a Mori. Se ne allontanava solo per andare a trovare la sorella, alla quale era molto legato, in Belgio e spesso era proprio lei a rendergli visita tornando nella casa natia. Amava la montagna, don Lucio, tanto che era iscritto alla Sat e per tanti anni è stato l’assistente spirituale della sezione Sat di Mori.

Numerose sono le generazioni che si ricordano di essere andate in campeggio con lui, un’attività che considerava educativa e importante per la gioventù. Oltre che come docente è stato impegnato in curia, alle comunicazioni sociali, per qualche anno, ma la sua passione e la sua vocazione erano tutte per i giovani e la loro educazione, e tutte quelle attività formative che ha poi portato avanti fuori dalle mura scolastiche.

I funerali di don Lucio si svolgeranno mercoledì 11 dicembre, alle 14.30, nella chiesa Arcipretale di Mori. Il S. Rosario sarà recitato domani alle 20, sempre nella chiesa Arcipretale.

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