Folgaria, l'invasione dei Tir dal Veneto

di Tiziano Dalprà

Da alcuni anni ormai le strade statali 350 (Calliano -Folgaria) e 349 (Carbonare-Trento-valico della Fricca) che mettono in relazione il Veneto - tutta la zona industriale dell'alto vicentino e del trevisano - con il Trentino sono prese d'assalto da enormi tir. Veri e propri bestioni della strada. Per lo più sono autoarticolati che portano targhe straniere.

La pericolosità di vedere spuntare sulle curve questi mezzi pesanti è evidente, in considerazione anche delle moltissime curve che si debbono affrontare per poter salire e scendere dall'Alpe Cimbra. Il disagio accresce in maniera esponenziale in inverno, con le prime nevicate, quando autisti stranieri solitamente impreparati ad affrontare strade di montagna e molte volte non adeguatamente attrezzati costituiscono un grande pericolo per tutti gli utenti delle due arterie di comunicazione.

Su questo fronte, per l'ennesima volta, scende in campo il sindaco di Folgaria Michael Rech, che scrive un'altra missiva al presidente della Provincia Maurizio Fugatti ed al servizio trasporti di Piazza Dante. «In data 25 settembre 2020 - scrive Rech - segnalavo l'ennesimo incidente causato da un mezzo pesante sulla statale 350; questa seconda nota segue quelle del 28 giugno 2019, del 29 luglio 2019 e del 2 settembre 2019. In tutte quelle comunicazioni riferivo dell'insostenibile traffico pesante sulle Ss350 e Ss349. Ora, a pochi giorni dall'ultimo episodio, si è verificato un altro incidente causato da un autoarticolato con conseguente blocco del traffico sulla direttrice Ss350. Il fermo del traffico ha coinvolto anche l'ambulanza della Croce Rossa che operava in codice rosso in direzione pronto soccorso ospedale di Rovereto. L'ambulanza ha dovuto attendere l'arrivo dell'auto sanitaria con a bordo l'infermiere che proveniva dal fondovalle, l'infermiere è salito sull'ambulanza ed invertendo la rotta l'ambulanza con a bordo l'infermiere è risalita a Folgaria ed è scesa all'ospedale di Rovereto attraverso la direttrice di Terragnolo. Solo per caso la situazione si è risolta in maniera positiva, visto che si trattava di un codice rosso».

«Il problema degli autoarticolati che attraversano la Ss350 e 349 per raggiungere il Veneto (o dal Veneto il Trentino, ndr ) è un fenomeno in continuo aumento che rischia di arrecare notevoli danni alla comunità di Folgaria in quanto la frequenza degli incidenti, con la conseguenza del blocco del traffico, causato da questi "bestioni", rischia di non far raggiungere la nostra località. Non si tratta di un problema economico ma di sicurezza per tutti i nostri residenti e per coloro che transitano sulle nostre strade. In questi mesi il problema si è amplificato dalla presenza di cantieri sulle arterie una della quali in senso unico alternato. Alla luce dei fatti evidenziati, in presenza di una casistica incidenti non indifferente, a seguito delle diverse note inviate dal Comune di Folgaria, si chiede l'intervento tempestivo e decisivo della Provincia».

Non solo il Comune. Anche la consigliera provinciale di Futura Lucia Coppola è tornata a porre il tema all'attenzione della giunta. «Nell'ottobre 2019 ho presentato su questa problematica una interrogazione in Consiglio provinciale. Nella risposta data in aula l'assessore Gottardi ha precisato che riguardo alla possibilità di adottare un provvedimento di divieto di transito permanente per alcune tipologie di veicoli pesanti lungo la strada statale 350 Folgaria-Valdastico i cui effetti ricadrebbero anche sulla statale 349, il servizio gestione strade della Provincia ha recentemente inviato il proprio parere, integrato da una proposta in tal senso, al commissariato del governo della provincia di Trento. Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento per sapere: quale è stato il riscontro del commissario del governo al parere del servizio gestione strade della Provincia in merito ad un provvedimento di divieto permanente per alcune tipologie di veicoli pesanti lungo le due strade statali in oggetto; se, come e in che tempi intenda finalmente intervenire per garantire la maggiore sicurezza della popolazione e dei turisti che percorrono giornalmente le strade statali 349 e 350».

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