Se avete mezzo milione potete comprare un intero centro commerciale a Besenello

Era sorto per puntare decisi al rilancio economico di Besenello e dell’Alta Vallagarina ma il centro commerciale lungo la statale del Brennero, a Posta Vecchia, non è mai nato, non ha mai aperto i battenti ospitando solo un negozio, un garnì e un ristorante ma nulla più. E pensare che il Comune aveva concentrato lì tutta la superficie disponibile per le grandi strutture di vendita, 1.370 metri quadrati disposti su tre piani, con parcheggi ed esercizi commerciali fino a oltre 600 metri quadrati. Il «Beseno center», una ventina di anni fa, come detto doveva dare una svolta attrattiva al paese. Quell’unico complesso commerciale della zona avrebbe dovuto far girare l’economia ed effettivamente, quando è stato costruito, l’interesse di varie botteghe per piazzarsi alla Posta Vecchia c’era. Ma la struttura, pur completata esternamente, non è mai stata finita e la società costruttrice, nel 2007, è fallita.
Il polo dello shopping di Besenello, insomma, non ha mai visto la luce e il valore stimato dai periti era di 1 milione 778 mila euro. Nessuno, però, ha pensato di acquisirlo per aprirlo una volta per tutte. Anche perché, nel frattempo, è subentrata la crisi e gli investimenti si sono ridotti quasi a zero. A tentare il metaforico impossibile, però, ci ha pensato più volte il curatore fallimentare che ha provato a venderlo in saldo, a prezzi decisamente da discount. Ma nessuno ha voglia di impegnarsi finanziariamente, nemmeno se, cifre alla mano, l’immobile viene «regalato».
Il tribunale di Rovereto, di suo, ha fissato un’asta proponendo come prezzo di acquisto 680 mila euro con rilanci di 15 mila. Ma senza la corsa al rialzo ci si sarebbe accontentati di 510 mila euro, confidando in qualche imprenditore capace di assicurarsi il compendio, ultimare gli spazi interni e far nascere finalmente il «Beseno center». Nemmeno questo prezzo ribassato ha smosso le acque, nonostante il centro commerciale, come detto, di fatto sia completo. Un progetto, questo, che risale ancora al secolo scorso ma che doveva concretizzarsi al passaggio del millennio. E, soprattutto, doveva completare l’area artigianale e di botteghe dell’ingresso Nord del paese, lungo la Ss12. Dove, non a caso, ci sono già diverse aziende che funzionano e creano giro. Però si confidava nell’arrivo di altri negozi, accolti in una struttura moderna con tanto di posti macchina, bar, ristorante e perfino un garnì. Un modo, anche, per sfruttare la gettonatissima e attigua trattoria Posta Vecchia, il paradiso dei camionisti.
Qualcosa, però, come detto è andato storto.
Inizialmente, dopo gli entusiasmi manifestati in corso d’opera, sembrava ci fosse la corsa ad accaparrarsi gli spazi per infilarci attività che si preannunciavano redditizie, poi, a lavori quasi ultimati (rimanevano solo le rifiniture interne da studiare assieme agli acquirenti), gli imprenditori si sono tirati indietro lasciando sulla statale una scatola vuota. E l’impresa, non rientrando di alcun euro speso per il megacantiere, è fallita. Di qui il ricorso all’asta per cercare di incamerare qualche soldo ma senza imbattersi in gente con il portafoglio aperto, pronto a spendere quasi 1,8 milioni. Il prezzo, adesso, si ridurrà ancora di un bel po’ visto che nemmeno uno «scontrino» da mezzo milione ha fatto gola a qualche imprenditore con la voglia, magari, di provare a far nascere davvero il centro commerciale dell’Alta Vallagarina.

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