Dopo una "merenda" fra colleghi in cantina, a Toblino 10 contagiati su 18 lavoratori

SARCHE - Il Covid non fa sconti, e un nuovo focolaio "aziendale" è scoppiato in queste settimane alla cantina Toblino di Sarche, con quasi la metà dei dipendenti (10 su 19, ma uno è in aspettativa) risultati positivi dopo uno screening generale con tamponi ordinato dal direttore De Biasi, a fronte dei primi casi di malattia che si sono verificati giorni fa.

Secondo le prime ricostruzioni, al vaglio del Responsabile Sicurezza dell'azienda, tutto sarebbe partito da una "merenda" non autorizzata nei locali della cooperativa, alla quale avrebbero partecipato alcuni dipendenti in orario serale. Pochi giorni dopo i primi dipendenti si sono assenti per malattia, risultando poi positivi al tampone molecolare.

Così nei giorni successivi è iniziato uno screening di tutto il personale, per verificare l’effettiva presenza del virus. I test hanno poi confermato ciò che si temeva, con altri 3 dipendenti positivi al Covid. Il totale è quindi in pochi giorni salito a 5 persone, di cui la gran parte presenti alla “merenda”.

La scorsa settimana una nuova serie di tamponi aziendali ha portato alla luce altri quattro casi. Alla fine, quindi, si registravano 9 positivi in isolamento su 19 dipendenti (ma i presenti in azienda sono 18).

Ora l'azienda ha ordinato a tutti i "negativi" un nuovo controllo con test molecolare, cercando di "spegnere" il focolaio. Ma da questi test, è già spuntata un'altra positività. E fanno 10 su 18.

Il fatto preoccupante è che questi 10 contagiati vivono in diversi Comuni del Trentino, dalla Rotaliana al Basso Sarca, a Trento, o persino in altre regioni. Dove tornavano a casa in famiglia, ignari del contagio.

Non risulta, al momento, che l'Azienda Sanitaria sia intervenuta per questo nuovo focolaio, simile a quello di "variante inglese" che si è registrato alla Cassa Rurale di Fiemme fra i dipendenti.

Nessun responsabile della Cantina, negli scorsi due giorni, ha risposto alle nostre richieste di chiarimenti, ed uno ci ha dichiarato di non voler parlare.

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