Rossi: «No alle barricate sul progetto La Sportiva»

di Giorgia Cardini

No alle barricate e no agli aut aut: non piace, al governatore Ugo Rossi, la piega che ha preso negli ultimi giorni il dibattito sul progetto presentato da La Sportiva per trasformare una parte di Passo Rolle nel Paradiso dell’Outdoor, smantellando anche due impianti di risalita.

E all’indomani della partecipatissima presentazione pubblica del progetto avvenuta a San Martino di Castrozza mercoledì sera, il presidente della giunta prende posizione richiamando tutti alla responsabilità.
«Nel momento in cui c’è un imprenditore che ha un’idea - premette Rossi - e che dice di voler investire risorse economiche, io sono sempre pronto ad ascoltarlo; perché se nessuno ha idee né vuole investire, è difficile guardare al futuro: quindi figuriamoci se non guardiamo con attenzione un’ipotesi di sviluppo come quella presentata da Delladio».

«Però - prosegue il governatore - lo stesso tipo di approccio e lo stesso giudizio positivo lo abbiamo anche nei confronti degli imprenditori del Primiero e delle istituzioni locali della valle, tanto è vero che con loro nel 2015 abbiamo firmato un protocollo d’intesa che ha rimesso in pista un progetto (quello del collegamento che, con l’accantonamento della funicolare pareva tramontato, ndr) che contempla la possibilità di sviluppo dello sci. L’abbiamo fatto insieme alle comunità locali, abbiamo finanziato l’innevamento artificiale a Ces, ora c’è il finanziamento per la cabinovia: solo il primo step ha consentito un aumento di passaggi, quest’anno, del 36%».
Rossi ci tiene a ricordare tutto questo, perché «è positivo che ci sia un imprenditore che ha idee, ma queste idee devono essere esplicitate e affrofondite: per ora non c’è stata la chiarezza necessaria sul progetto de La Sportiva, neppure negli incontri sollecitati dall’assessore Michele Dallapiccola. Sono convinto che Delladio ci porterà questi elementi, ma siamo a uno stadio embrionale. Per questo la discussione non deve prendere una piega ideologica, sci sì o sci no; non può essere fatta in questo modo ma ripercorrendo il cammino del protocollo d’intesa.

Insomma, istituzioni e imprenditori si devono parlare e insieme devono individuare un’idea di sviluppo che può essere “green”, ma che può anche conciliarsi con altre esigenze».
Dunque, la Provincia non difende una posizione o un’altra «ma si pone come garante di un metodo già sperimentato, di più larga condivisione possibile».

Garante anche del collegamento San Martino-Rolle, che preoccupa gli imprenditori di Primiero? Rossi non risponde nettamente, ma ribadisce «che c’è un protocollo valido da cui si parte, almeno come metodo. La Provincia lavorerà per capire se la proposta de La Sportiva può portare vantaggi a tutti. E certamente deve portarli anche a San Martino, che solo per aver avuto fiducia nel futuro, ha avuto quest’anno il 36% di passaggi in più». Quanto agli interventi diretti a Passo Rolle (lo smantellamento degli impianti e i nuovi resort) «bisognerà tener conto che c’è il Parco: e le deroghe non sono scontate».

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