Turismo, l'appello a Levico «Stop alla guerra dei prezzi»

di Valentina Fruet

Levico e la Valsugana hanno molto da offrire ai turisti e, come in ogni località che si rispetti, è massima da parte degli esercenti l’attenzione verso le strategie di marketing, volte al mantenimento e all’aumento del prestigio della località termale. Uno dei problemi maggiori con il quale si trovano ad aver a che fare gli operatori turistici è da anni la concorrenza, la «guerra dei prezzi», ha scritto il presidente Asat Levico Walter Arnoldo, dalla quale tutti i partecipanti alla serata informativa sul programma 2020 di Apt Valsugana sono stati messi in guardia dall’amministratore delegato Stefano Ravelli.

A questo proposito Arnoldo fa presente la tariffa che ieri appariva sul portale di prenotazione online «Der Tour» del Grand Hotel Imperial: «la prima cosa che ho pensato, forse ingenuamente, leggendo il prezzo col quale il più blasonato, storico e prestigioso albergo di Levico vendeva le sue camere all’interno di uno dei più noti portali turistici di destinazione (25 euro, per persona, al giorno, con prima colazione, o meglio 351 euro in due persone, per una settimana nella seconda metà di maggio), è stato pensare ad un errore di invio delle tariffe e sinceramente, mentre scrivo, lo penso ancora».

In questo caso, ha aggiunto, «colgo l’occasione per far notare ai proprietari del meraviglioso Imperial Grand Hotel, che dev’esserci stato un errore nella compilazione del loro ultimo listino prezzi e magari fare in modo di rimediare all’accaduto. Può altrimenti darsi che, come a volte insegnano i più spregiudicati fra gli esperti di marketing, che un così detto prezzo civetta, che non sarà mai alla fine prenotabile perché quando ci si prova, l’ultima stanza è, guarda caso, sempre appena stata venduta, possa rappresentare la strategia giusta e corretta per vendere in bassa stagione, ma con il rischio veramente molto alto, di mettere in grossa difficoltà, tutto il comparto alberghiero del proprio ambito».

Saper «vendere» il territorio e dargli il valore che ha e il giusto risalto in un mare infinito di destinazioni montane mettendo in luce tutti i punti di forza, è, come sostiene da sempre anche Apt, la migliore strategia e abbassare eccessivamente i prezzi può rappresentare un danno serio all’immagine turistica dell’intera località, vanificando gli importanti risultati che invece si concretizzano ogni anno e aggiungono sempre un motivo in più per prediligere Levico e la Valsugana come meta per le vacanze.

«Non si tratta in fondo solo di meri e tristi aspetti economici, dove qualcuno potrebbe anche obiettare che a casa propria ognuno fa quello che crede; un albergo così unico deve rappresentare un simbolo, un esempio e un traino per tutto il comparto turistico anche per quel che riguarda il livello della sua offerta in termini di banali soldoni, rapportata ovviamente al reale valore di tutto quel ben di dio, non solo architettonico e storico ma anche naturalistico e paesaggistico, trovandosi in un parco secolare fra i più belli del nord Italia, col quale può permettersi di proporsi sul mercato delle vacanze di lusso. Credo debba e anzi possa ripartire anche dall’Imperial Grand Hotel, dall’imponenza e dai fasti di questa antica e nobile casa ai vertici dell’hotellerie d’epoca del Trentino, l’importante assunzione di responsabilità turistica, fondamentale per rilanciare, a catena, tutto il comparto delle vacanze levicensi e della valle». Il presidente Arnoldo auspica infine, da parte dei gestori della struttura «della quale in fondo tutti i levicensi si sentono in cuor loro orgogliosi “proprietari”, una correzione, un cambiamento di rotta e immagine. Sono convinto che la nostra città e i suoi cittadini, se lo meritino».

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