Pinè: piantati 700 alberi dall'Asuc con la startup trentina Vaia Cube

Per commemorare i due anni dalla tempesta Vaia, nei boschi dell'Altopiano di Pinè domenica scorsa sono state messe a dimora 727 piantine di larici, essenza definita "il pioniere" per quanto riguarda il ripopolamento boschivo dei territori colpiti da eventi calamitosi, con il contributo di numerosi volontari che hanno aderito all'invito di partecipare all'opera di piantumazione lanciato dalla start up trentina Vaia Cube in collaborazione con l'Asuc-Comitato di amministrazione dei beni di uso civico di Faida.

L'evento si è svolto in località Sode, a Faida, frazione di Baselga di Pinè che si trova tra le pendici dei Monti Calvo e La Brada ed è stata una delle più colpite dal passaggio di Vaia. Alla giornata hanno partecipato il sindaco di Baselga di Pinè Alessandro Santuari e gli assessori Claudio Gennari e Umberto Corradini , unendosi a famiglie e bambini della comunità dell'altopiano che con piccone e tanto entusiasmo hanno seguito le spiegazioni dei Custodi forestali. «A Faida oggi abbiamo assistito ad un'iniziativa molto significativa - ha dichiarato il sindaco -: un grave problema, Vaia, fa partire un'idea promossa da un gruppo di giovani che mette in moto un'iniziativa virtuosa che coinvolge boscaioli, artigiani, Asuc, corpo forestale, istituzioni e cittadini, tutti uniti per uno scopo comune. Un grande esempio da replicare, un bel segnale di ripresa». In questi due anni, ricorda l'Asuc di Faida, «sono stati rimossi gli schianti di alberi, è stato preparato il terreno per far ricrescere i nostri boschi. Questo è il risultato di un lavoro di squadra ed in sinergia con la Provincia, le amministrazioni Comunali di Baselga e di Bedollo, le Imprese Boschive e tantissimi volontari. Un particolare ringraziamento ed un applauso va a tutti i boscaioli».

Questo prezioso lavoro, collaborando con la Provincia anche per i corsi di formazione degli Operatori addetti al ripristino dei sentieri, è stato narrato nel secondo docufilm di circa 70 minuti che segue il primo del 2019, mostrando quanto è stato fatto per curare le ferite subite dai boschi e dalle comunità montane. All'interno dell'Asuc di Faida era nata infatti l'idea di raccogliere in un docu-film quanto era successo, intitolato «Un anno dopo Vaia. La tempesta che ha flagellato i nostri boschi». Nel primo documentario si possono vedere panoramiche dei boschi dell'Altopiano e di Faida prima del passaggio di Vaia, alcuni brevi filmati realizzati nel pomeriggio di lunedì 29 ottobre 2018 e una serie di immagini e di video realizzati il giorno dopo la tempesta, sull'Altopiano di Pinè, nei boschi dell'Asuc di Faida (Val del Sas Bianc, Colin, Crozati, Frata Longa, Val Scura, La Costa, Val del Foo, Longhem e Conca che sono le zone più devastate) ed al Passo del Redebus nelle proprietà dell'Asuc di Faida (Malga Regnana e Fernon). Il Comitato Asuc di Faida, promotore di numerose iniziative sul territorio, è composto da Massimo Ioriatti (presidente), Lino Gottardi, Lorenzo Moser, Gianluca Valentini, Alberto Moser e Nadia Tessadri (segretaria).

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