Stefano Granella si è presentato, con la presidente Arlanch: obiettivo consolidare il mercato trentino, ma anche guardare «fuori». Con l’incognita delle concessioni idroelettriche… 

Le famiglie residenti in Trentino-Alto Adige con un contratto di fornitura nel mercato tutelato hanno speso, in media, circa 675 euro per la bolletta della luce e 976 euro per quella del gas; vale a dire, rispettivamente, il 34% ed il 27% in meno rispetto all’anno precedente

L'indagine, effettuata ogni quattro mesi da Aiel presso le aziende associate e nei punti vendita della grande distribuzione, rivela un prezzo medio nazionale di circa 7 euro per il pellet certificato ENplus A1 confezionato in sacchi da 15 chili. Al Nord costa meno

BIOMASSE Legna sempre più cara

Silvia Odorizzi del Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti, spiega: «Nessuno sarà lasciato senza luce e gas qualora non stipuli immediatamente un contratto con i fornitori. Ai clienti che non avranno esercitato una scelta sul mercato libero del gas sara applicato un regime transitorio per cui si rimane con lo stesso fornitore a condizioni equiparate alle precedenti»

CARO BOLLETTE Famiglie trentine sotto pressione

C’è una rivoluzione in arrivo nel mercato dell’energia, che avrà conseguenze su tutti noi, a partire, ovviamente dalle bollette: è la fine del mercato tutelato dell’energia. Che cosa cambia? Gigi Zoppello lo ha chiesto a Silvia Odorizzi, del Centro di ricerca e tutela dei consumatori di Trento.

Nel lungo periodo, tra il 2017 e il 2022, la nostra provincia si è collocata al settimo in classifica per la crescita della produzione lorda degli impianti fotovoltaici (+20,7%). La prima regione è la Sardegna (+34,5%), seguita da Lombardia (+28,8%), Liguria (+25,7%), Veneto (+24,9%), Friuli-Venezia Giulia (21,3%) e Valle d'Aosta (+20,8%)

Otto nuovi impianti di produzione e distribuzione di idrogeno e un centinaio di colonnine elettriche a ricarica ultraveloce entro il 2035

INTERMODALE Gomma e rotaia: concorrenza leale e green

La richiesta di un’informativa, depositata da 11 consiglieri provinciali, di minoranza nasce dalla recente impugnativa di Roma della legge provinciale con la quale la Giunta aveva inteso procedere ad un rinnovo delle concessioni nonostante le due precedenti impugnative e relative bocciature da parte della Corte costituzionale

IL NODO La giunta provinciale pronta allo scontro con Roma
ACQUA Il grido dei torrenti cementificati per produrre energia