«Orsa F36 uccisa», Leal si oppone alla richiesta di archiviazione della Procura
L’orsa fu trovata morta per colpi di arma da fuoco nel settembre 2023 a Sella Giudicarie. Gli animalisti: «Imputazione coatta per due degli indagati»
TRENTO. In merito all’uccisione dell'orsa F36, trovata morta il 27 settembre 2023 in val Bondone, nel comune di Sella Giudicarie, Leal Lega antivivisezionista chiede la prosecuzione delle indagini e presenta opposizione all’archiviazione avanzata dalla Procura di Trento il 31 luglio 2024 per mancanza di prove.
Nella motivazione alla richiesta di archiviazione l’ufficio legale di Leal sottolinea che dopo le operazioni peritali sul cadavere dell’orsa «emergono indizi rilevanti in merito al referto autoptico sul cadavere dell’orsa abbattuta con arma da fuoco e conseguente necessaria investigazione suppletiva che, come da documentazione agli atti del fascicolo, emerge che le indagini preliminari, condotte dalla PG delegata, ossia il Nucleo Operativo Specialistico Forestale della Provincia Autonoma di Trento, necessitano di un approfondimento, a seguito di quanto emerso in occasione delle perquisizioni domiciliari dei cacciatori che erano stati indagati».
Leal chiede inoltre l'imputazione coatta per due dei 4 soggetti indagati per la morte dell’orsa.
“Avendo certezza della responsabilità umana vogliamo che i responsabili di questa vile e barbara uccisione siano perseguiti e ci riserviamo anche di valutare l'ipotesi di reato di istigazione a delinquere nei confronti del Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti responsabile della pressoché quotidiana campagna di odio, paura e insofferenza nei confronti degli orsi trentini”, dichiara il presidente di Leal Gian Marco Prampolini.