Una preghiera per Papa Francesco in una scultura di sabbia

(ANSA) - SASSARI, 28 FEB - Una preghiera per Papa Francesco sulla sabbia. E' la nuova opera dell'artista Nicola Urru che, al quinto pettine della spiaggia sassarese di Platamona, ha realizzato una nuova mega scultura con la effigie del Pontefice che abbraccia un bimbo e tiene in mano un pastorale a forma di croce nella cui sommità side una colomba. Un modo per stare vicino al Santo Padre ricoverato all'ospedale Gemelli di Roma e ancora in prognosi riservata. "Per essere grandi bisogna prima di tutto saper essere piccoli. L'umiltà è la base di ogni vera grandezza - scrive Urru sui social per spiegare la sua opera - Lo conosciamo tutti come il campione dell'azione incidentale e della noncuranza dei codici istituzionali. Un linguaggio nuovo, al servizio di idee e indirizzi diversi per la Chiesa e il papato....

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Una preghiera per Papa Francesco in una scultura di sabbia

(ANSA) - SASSARI, 28 FEB - Una preghiera per Papa Francesco sulla sabbia. E' la nuova opera dell'artista Nicola Urru che, al quinto pettine della spiaggia sassarese di Platamona, ha realizzato una nuova mega scultura con la effigie del Pontefice che abbraccia un bimbo e tiene in mano un pastorale a forma di croce nella cui sommità side una colomba. Un modo per stare vicino al Santo Padre ricoverato all'ospedale Gemelli di Roma e ancora in prognosi riservata. "Per essere grandi bisogna prima di tutto saper essere piccoli. L'umiltà è la base di ogni vera grandezza - scrive Urru sui social per spiegare la sua opera - Lo conosciamo tutti come il campione dell'azione incidentale e della noncuranza dei codici istituzionali. Un linguaggio nuovo, al servizio di idee e indirizzi diversi per la Chiesa e il papato. Che dire lo amiamo proprio per questo suo carisma così unico". Un Papa che, 'compie la sua missione da uomo tra gli uomini. Se bacia un bambino è un uomo, uomo come il prossimo suo, che bacia un bambino, ed il fatto che in realtà sia Papa, il Papa, crea a livello cognitivo, in chi lo osserva, quella straordinaria meraviglia distonica che rende esemplare, simbolico e 'rivoluzionario' il suo gesto - osserva ancora - La rivoluzione non sta nel fatto che l'Uomo si fa Papa, ma nel fatto che il Papa si fa Uomo. Il carisma di Papa Francesco sta nelle sue scarpe da lavoro, nella sua cartella porta documenti e nel modo prosaico in cui la porta in giro; nella totale noncuranza dei codici istituzionalizzati e retoricizzati; nell'esser passato dallo stato 'umano' meramente umano a quello simbolico "papale. A lui la Sardegna tutta si raccoglie in preghiera". (ANSA).

 

Calcio: Bologna-Milan 2-1

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - BOLOGNA, 27 FEB - Bologna-Milan 2-1 (0-1). Bologna (4-2-3-1): Skorupski, De Silvestri (39' st Calabria), Beukema, Casale, Miranda, Freuler, Ferguson (27' st Pobega), Ndoye, Fabbian (27' st Odgaard), Dominguez (34' st Cambiaghi), Castro (34' st Dallinga). (23 Bagnolini, 34 Ravaglia, 5 Erlic, 22 Lykogiannis, 26 Lucumi, 6 Moro, 17 El Azzouzi, 20 Aebischer, 7 Orsolini). All.: Italiano. Milan (4-2-3-1): Maignan, Jimenez (39' st Abraham), Thiaw, Pavlovic, Hernandez, Fofana, Reijnders, Musah, Felix (17' st Pulisic), Leao, Gimenez (31' st Jovic). (57 Sportiello, 96 Torriani, 23 Tomori, 33 Bartesaghi, 42 Terracciano, 46 Gabbia, 38 Bondo,73 Camarda, 90 Abraham, 99 Sottil). All.: Conceicao. Arbitro: Mariani di Aprilia. Reti: nel pt 43 Leao; nel st 3' Castro, 37' Ndoye. Angoli: 5-4 per il Milan. Recupero: 1' e 5'. Ammoniti: Hernandez, Casale, Thiaw per gioco scorretto. Spettatori: 31.784. (ANSA).

 

Cinzia perse il figlio, 'il Papa sempre vicino, dà speranza'

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - In cuor suo era sicura non l'avrebbe abbandonata, che le sarebbe stato vicino ancora una volta, e infatti la risposta del Papa alla sua lettera è arrivata con quelle consuete parole "di speranza". Così le ha descritte Cinzia Desiati, la mamma che ha scritto a Francesco ricordando la tragedia vissuta nel 2019, la storia di suo figlio Fabrizio Di Bitetto, il ragazzo che a soli 21 anni perse la vita in un incidente stradale nella zona dell'Eur, a Roma. "Non ci sono nemmeno le parole per dare un nome a una mamma o a un papà che perdono un figlio. La moglie che perde il marito è vedova. Il marito che perde la moglie è vedovo. Il figlio che perde un genitore è orfano. Ma per un genitore che perde un figlio una parola non c'è", ha scritto il Papa tra le pagine del mensile diretto da padre Enzo Fortunato, "Piazza San Pietro", rispondendo proprio alla lettera della donna. Una tragedia - il dolore "più atroce e innaturale", la perdita di un figlio - che ha toccato Francesco e di cui era già a conoscenza. E' del 2020, infatti, la prima telefonata di Bergoglio alla mamma del giovane, a gennaio 2022 l'incontro di persona, durante un'udienza. "Dove sta Fabrizio? È in Paradiso? È diventato il nostro Angelo custode?" le domande che Cinzia rivolge al Santo Padre nella lettera, le stesse poste durante quell'incontro di tre anni fa. "Dove vuole che stia? Dove sta il suo cuore", la risposta del Papa in quell'occasione, come raccontato all'ANSA da Desiati. Nella lettera pubblicata sul mensile il pontefice ricorda che "non possiamo avere tutte le risposte di fronte al mistero della sofferenza innocente". E rivolgendosi proprio alla mamma porta l'esempio di Maria: "Anche oggi partecipa e condivide il vostro dolore come Madre dell'umanità, Madre di tutti noi". Mai Cinzia, come spiegato, avrebbe immaginato di scrivere la lettera in un momento di difficoltà per il pontefice che da due settimane è ricoverato al Policlinico Gemelli. "Ho sempre pregato per lui, tra le preghiere per mio figlio Fabrizio ci sono sempre state anche quelle per Papa Francesco", ha raccontato la donna che non nasconde la sua preoccupazione. "Lo sento molto vicino a me, è come se stesse male un mio famigliare", ha quindi commentato. Una preoccupazione così grande, quella di Cinzia, che al mattino, come prima azione della giornata, controlla proprio le ultime notizie sulle condizioni del Santo Padre. Non lo vorrebbe perdere, "sia per il mondo intero, sia per noi verso i quali ha avuto un pensiero. Noi, persone normali, che portiamo dietro la croce della perdita di un ragazzo di 21 anni. Il Papa non ci ha lasciato soli". (ANSA).

 

Apre Centro islamico a Jesi,minacce social al sindaco: 'querelo'

(ANSA) - JESI, 27 FEB - Il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, ha denunciato i post d'odio pubblicati via social a seguito dell'apertura della nuova sede del Centro culturale islamico Al Huda, 850 metri di capannone in via Cascamificio a sostituzione della palazzina di Viale della Vittoria in cui operava prima. "Commenti pesanti? Qui si è andati oltre. Il dossier è nelle mani delle autorità competenti", ha chiarito all'ANSA il primo cittadino, intenzionato a querelare gli autori delle minacce indirizzate all'amministrazione comunale, sotto accusa per aver finanziato il centro la cui realizzazione, al contrario, è stata sostenuta interamente dai fedeli tramite autotassazione. L'inaugurazione, domenica scorsa alla presenza delle autorità cittadine per il taglio del nastro, era stata - ha raccontato il sindaco - "una giornata di festa, con tante persone, non solo fedeli, che hanno accolto quella giornata con gioia". Ma quando la notizia del taglio del nastro è stata rilanciata da un gruppo cittadino su facebook, "c'è chi ha rovesciato tutta la propria cattiveria e frustrazione sotto forma di commenti indecorosi, scritti, pubblicati e lasciati pubblicare, nei quali si intima a chi amministra la città che 'Sì, però dovrà fare i conti col piombo' ". "Minacce gratuite, violente e inaccettabili. Darò fondo ad ogni azione per cercare di tracciare un argine alla deriva materiale e verbale alla quale non intendo né adeguarmi, né tantomeno arrendermi", ha chiarito Fiordelmondo. "Jesi è una città intelligente, dal 'graffio elegante' quando occorre. Una cosa però è il dibattito, anche quello acceso, altro le minacce e la violenza. La speranza è che sappia custodirlo e conservarlo con cura, prendendo le distanze da chi lo deturpa". Un fermo atto di condanna ai violenti attacchi, e la solidarietà all'amministrazione comunale e alla comunità islamica di Jesi, giunge dall'Anpi di Jesi che, in una nota della presidente Rosalba Cesini, scrive: "La nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, sostiene che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge, purché non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. Chi non si riconosce ed anzi dileggia questi principi, mostra i principi violenti e di odio razzista cui obbedisce. Chi promette 'il piombo' non solo va perseguito penalmente per la grave minaccia, ma va anche condannato ed isolato culturalmente e socialmente. Conosciamo bene queste posizioni e chi oggi le ribadisce sappia che il popolo jesino e italiano le ha battute 80 anni fa ed è pronto a rifarlo". (ANSA).

 

Sciopero Anm, convegno a Cagliari 'pm perderà indipendenza'

(ANSA) - CAGLIARI, 27 FEB - "Questa non è una riforma della giustizia, che pure è colpita da immensi problemi che questa riforma non ambisce a risolverne neppure uno piccolo. E' invece una riforma dell'odierno assetto costituzionale della magistratura, che porta a uno stravolgimento pericoloso, dividendo le carriere dei pubblici ministeri da quelle dei giudici e aprendo la strada al pericolo più grande, quello dell'assoggettamento del pubblico ministero al potere esecutivo e quindi ad una perdita di autonomia e indipendenza da parte dell'autorità giudiziaria". Nelle parole di Andrea Vacca, presidente della giunta dell'Anm Sardegna e componente del comitato direttivo centrale dell'associazione nazionale magistrati le motivazioni che hanno portato allo sciopero con lo stop a diverse udienze al tribunale di Cagliari. Non tutti si sono astenuti, "ma tantissimi - ha spiegato il rappresentante dell'associazione - condividono le ragioni di questa mobilitazione". I giudici hanno aperto le porte del Palazzo di giustizia per un convegno al quale si sono presentati con coccarda tricolore sulla toga e in mano una copia della Costituzione per gridare la propria contrarietà alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere e del nuovo Csm. "La perdita di autonomia e indipendenza ha una ricaduta sul servizio giustizia che i magistrati erogano ai cittadini, i quali rischiano di perdere l'eguaglianza davanti alla legge - ha spiegato ancora Vacca - Autonomia e indipendenza vulnerate rischiano di portare a un pubblico ministero più forte con i deboli e più debole con i forti. Dal punto di vista del processo, per i cittadini qual è l'effetto concreto? - si è chiesto - Zero. Questa riforma, apparentemente urgentissima, non risolve neanche un problema della giustizia. I tempi dei processi non cambieranno neanche un po'" Il presidente della giunta Anm Sardegna spiega anche che "la magistratura non è contro nessuno se non contro la riforma per le ragioni che ho appena esposto. Non è certamente contro questo governo o contro il governo di turno che legittimamente seguirà il suo percorso parlamentare. Non difendiamo nessun interesse corporativo, semplicemente stiamo mostrando, divulgando le ragioni per cui appunto questa riforma è così preoccupante" (ANSA).

 

Sciopero Toghe: Roia, 'vogliono sentenze piegate a politica'

(ANSA) - MILANO, 27 FEB - "Ho paura quando non si rispettano le sentenze e quando si vogliono le sentenze piegate alle aspettative politiche". Lo ha affermato il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia all'assemblea pubblica per lo sciopero dei magistrati. "Il tema della riforma è la non accettazione delle decisioni - ha spiegato - e penso che anche se le affidassimo all'intelligenza artificiale o ad un algoritmo non si risolverebbe il problema e si potrebbe dire che l'algoritmo è eversivo". "Siamo qui per tentare di dare uno scossone - ha aggiunto Roia -. A tutti i magistrati farei fare i primi quattro anni in un organo collegiale" di giudici. (ANSA).

 

Ramallah, arrivato autobus con detenuti palestinesi liberati

(ANSA) - KHAN YOUNIS, 27 FEB - Un autobus con a bordo un gruppo di detenuti palestinesi rilasciati da Israele in base all'accordo di cessate il fuoco di Gaza è arrivato oggi a Ramallah, in Cisgiordania, ed è stato accolto da una folla in festa. Indossando le tradizionali kefiah e giacche per coprire le loro uniformi carcerarie, i detenuti liberati sono stati accolti dalla governatrice di Ramallah, Leila Ghannam, e si sono diretti verso una postazione sanitaria per controlli. La folla ha scandito "Allah Akbar" e "la gente vuole le Brigate Ezzedine Al-Qassam (ala militare di Hamas, ndr)". Diversi detenuti sono stati sollevati in aria e alcuni di loro hanno rilasciato interviste. Israele rilascerà nella notte più di 600 detenuti palestinesi in base all'accordo di cessate il fuoco, la maggior parte dei quali a Gaza, secondo i funzionari di Hamas. Si tratta dello scambio finale nell'ambito della prima fase dell'accordo entrato in vigore il 19 gennaio, che prevedeva il rilascio di 33 ostaggi - tra cui i corpi di otto - entro l'1 marzo, in cambio di 1.900 palestinesi detenuti da Israele. (ANSA).

 

Gene Hackman e la moglie trovati morti in New Mexico

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - L'attore statunitense premio Oscar Gene Hackman e sua moglie Betsy Arakawa sono stati trovati morti nella loro casa di Santa Fe, nel New Mexico. Lo riportano i media internazionali. Lo sceriffo della contea di Santa Fe, nel New Mexico, ha affermato: "Possiamo confermare che Gene Hackman e sua moglie sono stati trovati morti mercoledì pomeriggio nella loro residenza di Sunset Trail. C'è un'indagine in corso". Nel corso di una carriera durata più di sei decenni, Hackman ha ricevuto due premi Oscar, due Bafta, quattro Golden Globe e uno Screen Actors Guild Award. (ANSA).

 

Coppa Italia: flop Juve, Empoli fa l'impresa ai rigori

(ANSA) - TORINO, 27 FEB - La Juventus fallisce anche l'appuntamento con la Coppa Italia, l'avventura si ferma ai quarti di finale e dagli undici metri contro l'Empoli. D'Aversa e i suoi ragazzi fanno l'impresa di conquistare il pass per la semifinale (la prima nella storia del club toscano), lo Stadium fischia i bianconeri per l'ennesima delusione stagionale. Vlahovic più Kolo Muani, Thiago Motta prova l'esperimento dall'inizio e comincia da dove aveva finito a Cagliari, con i due centravanti insieme. Per il resto il turnover dell'italo-brasiliano è pressoché nullo, dal momento che in difesa giocano ancora Gatti e Kelly tra Weah e Cambiaso, in mediana ci sono Thuram e Koopmeiners e sulla trequarti figurano capitan McKennie e Nico Gonzalez. D'Aversa fa decisamente più rotazioni e va a piazzare Konate nel tandem offensivo con Colombo, mentre con Henderson e Maleh viene lanciato il classe 2005 Bacci. In difesa si gioca a uomo, con Cacace che segue Kolo Muani, Ismajli che si occupa di Vlahovic, Marianucci che non molla Nico e Tosto che si appiccica a McKennie. I toscani, però, devono prendere le misure e rischiano subito grosso: il lancio di Kelly trova la sponda dell'ex Psg, l'argentino si infila e poi fallisce il pallonetto davanti a Vasquez. Perin si complica la vita sul pressing di Maleh, poi la Juve inizia a giocare con una certa insistenza nella metà campo dell'Empoli ma con una manovra lenta e impacciata. E al 24' la sbloccano i toscani: Nico sbaglia in uscita, Gatti e Kelly non chiudono su Maleh e il centrocampista fa partire il destro che va a bersaglio. Lo Stadium inizia a fischiare, i bianconeri patiscono il contraccolpo e vanno in affanno, con tanti errori tecnici che fanno arrabbiare ulteriormente i tifosi. Nel minuto di recupero, poi, si rischia il tracollo, con Konaté che da un rinvio lungo di Vasquez si ritrova davanti a Perin ma colpisce il palo interno. Thiago prova a dare la scossa durante l'intervallo, i risultati non arrivano perché dopo 23 secondi Maleh va ancora al tiro e questa volta trova la risposta del portiere bianconero in corner. Al 52' Vlahovic suona la carica con una punizione respinta da Vasquez, il tecnico inserisce Locatelli e Yildiz per Kelly e Koopmeiners, con l'olandese ricoperto di fischi assordanti. E' l'Empoli, però, ad andare nuovamente vicino al raddoppio, quando Cambiaso perde malamente palla e Sambia va a sbattere contro Perin. Anche Nico si becca i fischi quando lascia il posto a Conceicao, è una Juve a fortissima trazione offensiva per l'ultima mezz'ora. Per il pari, però, serve una vera magia di Thuram, che si libera con una giocata fantascientifica di Henderson e realizza l'1-1 al 66'. Gli assalti bianconeri sono affidati a Vlahovic, il serbo viene prima murato e poi sul colpo di testa trova la parata di Vasquez. E, soprattutto, il 9 si divora il colpo del kappao all'85', fallendo un rigore in movimento. L'ultimo pallone finisce sul sinistro di Yildiz che calcia alto, così si va alla lotteria dagli undici metri: si calcia sotto la curva sud, gli errori di Vlahovic e Yildiz sono fatali e con la rete di Marianucci condannano la Juve e fanno sognare l'Empoli. I toscani andranno a giocarsi la doppia semifinale con il Bologna, a Thiago Motta resta solo la corsa al quarto posto per la Champions. (ANSA).

 

F1:test Bahrain,Hamilton già in pista,Leclerc nel pomeriggio

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Iniziata la seconda giornata dei test pre-stagione di Formula 1 sul circuito di Sakhir, in Bahrain. Per la Ferrari è sceso in pista Lewis Hamilton che ha fatto segnare uno dei migliori tempi in apertura di sessione. Sta girando anche il giovane italiano Kimi Antonelli al volante della Mercedes. Charles Leclerc proverà la nuova Ferrari nel pomeriggio. (ANSA).