Festa nazionale in Australia,protesta per diritti degli indigeni

(ANSA) - SYDNEY, 26 GEN - Decine di migliaia di australiani sono scesi in piazza oggi nelle principali città dell'Australia per protestare contro il trattamento riservato alla popolazione indigena, nel giorno in cui il Paese celebra la sua festa nazionale che ricorda l'arrivo dei coloni britannici nel 1788. La folla si è radunata a Sydney, Melbourne e in altre città per denunciare gli alti tassi di incarcerazione, le cattive condizioni di salute e la storica persecuzione dei primi abitanti del continente, la cui discendenza risale a 60.000 anni fa. Il 26 gennaio, festa nazionale, si commemora l'arrivo della flotta britannica nel porto di Sydney per fondare una colonia penale. Per molti australiani è un giorno da trascorrere con amici e parenti in spiaggia o organizzando barbecue in giardino. Ma per gli...

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Festa nazionale in Australia,protesta per diritti degli indigeni

(ANSA) - SYDNEY, 26 GEN - Decine di migliaia di australiani sono scesi in piazza oggi nelle principali città dell'Australia per protestare contro il trattamento riservato alla popolazione indigena, nel giorno in cui il Paese celebra la sua festa nazionale che ricorda l'arrivo dei coloni britannici nel 1788. La folla si è radunata a Sydney, Melbourne e in altre città per denunciare gli alti tassi di incarcerazione, le cattive condizioni di salute e la storica persecuzione dei primi abitanti del continente, la cui discendenza risale a 60.000 anni fa. Il 26 gennaio, festa nazionale, si commemora l'arrivo della flotta britannica nel porto di Sydney per fondare una colonia penale. Per molti australiani è un giorno da trascorrere con amici e parenti in spiaggia o organizzando barbecue in giardino. Ma per gli attivisti per i diritti umani il "Giorno dell'invasione" segna un periodo di oppressione dei popoli indigeni, che comprende l'espropriazione delle loro terre, massacri e l'allontanamento dei bambini dalle loro famiglie. (ANSA).

 

Torna alla Spagna opera di Bernini sparita per un secolo

(di Francesco Rodella) (ANSA) - MADRID, 25 GEN - In Spagna è conosciuto come il caso della "sentenza Bernini". E la vicenda si può ora considerare giunta al suo epilogo, con una grata notizia: d'ora in avanti la "Scultura del Gange", una statuetta in bronzo opera del grande artista barocco e recentemente restituita al patrimonio nazionale iberico grazie all'intervento della giustizia, dopo essere andata perduta per oltre un secolo, sarà finalmente visibile al pubblico a Madrid. Il pezzo d'arte, risalente al XVII secolo, è stato infatti riportata alla sua base originale, situata nella Galleria delle Collezioni Reali: un modellino della celebre Fontana dei quattro fiumi, la scultura posizionata al centro di Piazza Navona a Roma, realizzato da Gian Lorenzo Bernini stesso probabilmente come regalo diplomatico per il monarca Filippo IV, su incarico del papa Innocenzo X. La rocambolesca traiettoria di questa statuetta del Gange come oggetto smarrito potrebbe essere iniziata verso la fine del XIX secolo: a partire da quel momento, infatti, nei registri d'archivio disponibili spariscono gli elementi che vi fanno riferimento. Ma nel 2021 è arrivato il colpo di scena: esperti in antiquariato dell'istituzione spagnola del Patrimonio Nazionale hanno notato la piccola scultura nel catalogo di una casa d'aste a Barcellona, dove era finita una volta passata in mani private. Da subito non hanno avuto dubbi: dal loro punto di vista, non si trattava di un pezzo genericamente attribuibile alla "scuola fiorentina", dal valore di circa 2.000-2.400 euro, come erroneamente indicato, ma di un originale del Bernini. A quel punto, è scattato l'intervento dello Stato: la statuetta è stata dichiarata "non esportabile" dal Ministero della Cultura, mentre la polizia ha indagato per ricostruirne il percorso. In una sentenza pubblicata il 20 maggio 2024, poi, un tribunale di Madrid ha sancito che l'opera andava riconsegnata a Patrimonio Nazionale: l'istituzione è infatti stata considerata sua legittima proprietaria, visto che il pezzo aveva a lungo fatto parte delle collezioni dei reali spagnoli, di cui è custode. La statuetta ora è stata rimessa al suo posto all'interno del modellino della "Fontana dei quattro fiumi", in cui tuttavia mancano, in quanto a loro volta andate smarrite, le raffigurazioni degli altri tre fiumi presenti nella scultura originale (Nilo, Río de la Plata e Danubio). "Questa è una mostra eccezionale del lavoro di Bernini", sostiene Virginia Albarrán, responsabile della sezione scultorea presso la Galleria delle Collezioni Reali di Madrid, "lo osserviamo nella potenza anatomica della figura, nel suo elegante movimento e nella straordinaria espressività del volto". Per poterla riposizionare, è stato necessario un lavoro preliminare sul modellino, consistente in particolare nel sopprimere alcuni elementi non previsti inizialmente che ne impedivano un incastro ottimale. "Ora la figura è stata sistemata definitivamente", spiega la restauratrice Isabel Delgado, che poi aggiunge: "È da 30 anni che guardo quest'opera, ma solo adesso, una volta rimessa la statuetta al suo posto, riesco a riconoscerne il senso originale e capisco cosa voleva trasmettere il Bernini". (ANSA).

 

Meloni, Anm smetta di criticare senza se e senza ma

(ANSA) - GEDDA, 25 GEN - "Le proteste sono sempre legittime ma mi rammarica questo atteggiamento dell'Anm per cui ogni riforma sul tema giustizia diventa un'Apocalisse, una fine del mondo che bisogna sempre criticare senza se e senza ma". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni prima di salire a bordo dell'Amerigo Vespucci a Gedda "Credo non giovi neanche ai magistrati stessi perché quando ci si siede ad un tavolo un punto d'incontro si trova sempre - ha sottolineato -. Mi corre ricordare però che l'articolo 49 della Costituzione dice che i cittadini hanno il diritto di associarsi in partiti politici per concorrere in metodo democratico alla determinazione della politica nazionale. Questo significa che i cittadini si organizzano in partiti politici, votano, decidono quali devono essere le scelte della politica. Stiamo facendo qualcosa di perfettamente adeguato alla Costituzione che non dice che la giustizia non si può riformare". (ANSA).

 

Amy Adams, 'maternità e rinascita' in Nightbitch

(di Lucia Magi) (ANSA) - LOS ANGELES, 25 GEN - È su Disney+ Nightbitch, per cui la protagonista Amy Adams è stata candidata agli ultimi Golden Globes. Con la regia e la sceneggiatura di Marielle Heller (Un amico straordinario, Transparent), il film è basato sull'omonimo romanzo di Rachel Yoder tradotto in Italia per Mondadori da Veronica Raimo. "Ho letto le bozze prima della pubblicazione e mi sono identificata profondamente con questa allegoria della maternità come perdita di identità e trasformazione. Ho subito chiesto a Mari di trasformarlo in un lungometraggio e mi ci sono buttata a capofitto", racconta in conferenza stampa l'attrice, che figura anche tra i produttori. Adams interpreta una ex direttrice di una galleria d'arte e artista di discreto successo essa stessa, che alla nascita del primo figlio (nel film ha circa due anni) rinuncia a tutto - anche al suo nome proprio, mai pronunciato - per fare la mamma a tempo pieno. La vita è una serie monotona e solitaria di gesti dell'accudimento quotidiano: prepara colazioni, pranzi, cene, aspetta insieme al bambino il camion della spazzatura, spinge l'altalena e legge storie della buonanotte fino allo sfinimento. Completano il quadro i vecchi amici intellettuali e alla moda a cui non sa più che dire, le giovani mamme della biblioteca che sembrano perfette e a proprio agio nel nuovo ruolo, e un marito abbastanza sensibile, ma quasi sempre assente per lavoro. "La prigione della maternità è fatta di isolamento: la protagonista non si identifica più con gli amici che aveva prima del figlio, ma non ha ancora trovato un nuovo gruppo di persone con cui identificarsi - riflette Adams, 50 anni e una figlia adolescente - Credo che questo derivi da non voler lasciare andare l'idea di se stessa, la persona che credeva di essere. Una volta che abbraccia il gioco, la natura selvaggia e animalesca dell'essere mamma, trova la sua nuova identità e riprende potere e controllo sulla sua esistenza". La protagonista del film si abbandona a una metamorfosi fisica, che la libera: "Noi donne passiamo attraverso a così tante fasi, la pubertà, la maternità, la menopausa…siamo costrette a perderci, trasformarci e ritrovarci tante volte. Questo ruolo mi ha insegnato che far leva sui nostri istinti animaleschi aiuta ad avvicinarci a noi stessi, senza prestare attenzione alle aspettative di perfezione e alle pressioni del mondo che ci circonda. Perché quelle si spostano sempre un po' più in là, sono inarrivabili". L'attrice di Sharp Objects o Arrival auspica che Nightbitch inneschi una riflessione a livello collettivo: "La chiave per me è stata avere una comunità intorno: amici, parenti, luoghi in cui incontrare persone affini. La politica e la società devono prendersi più cura delle donne, offrendo supporto senza dare per scontato nulla. L'amore e la gioia per i figli non vengono senza una certa sofferenza e uno sconvolgimento totale. Per me, è stato importante riflettere su questa ambivalenza - dice Adams - La monotonia è sfiancante, ma in prospettiva diventa memoria, ricordi. Cosa non darei adesso per addormentarmi con mia figlia e cantarle la ninna nanna cinque, sei, volte di seguito!". (ANSA).

 

Corte d'appello Cagliari, assalti a portavalori vero business

(ANSA) - CAGLIARI, 25 GEN - Gli assalti ai portavalori - l'ultimo compiuto a Sassari ha fruttato un bottino di ben 15 milioni di euro - sono la vera emergenza criminale in Sardegna. E' quanto emerge dalla relazione della presidente della Corte d'Appello di Cagliari, Gemma Cucca, che ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario nell'Aula Magna del Palazzo di Giustizia del capoluogo sardo. E ribadito nell'intervento del Procuratore generale Luigi Patronaggio. Nella relazione sull'amministrazione della giustizia nell'anno appena concluso, la presidente Cucca ha messo in evidenza i rapporti nell'Isola con associazioni mafiose, l'emergenza criminalità minorile, soprattutto l'uso deviato dei social tra gli adolescenti, l'emergenza sovraffollamento nelle carceri sarde con i suicidi in aumento e naturalmente le carenze di organico in tutti i tribunali e procure dell'Isola. A seguire vi sono state le relazioni del rappresentante del Consiglio Superiore della Magistratura Marcello Basilico, del rappresentante del Ministero della Giustizia Edmondo De Gregorio (con i magistrati che hanno lasciato l'aula per protesta) e del Procuratore generale Luigi Patronaggio. (ANSA).

 

Evaso da carcere Ancona, gli era stato respinto permesso premio

(ANSA) - ANCONA, 25 GEN - Il tribunale di sorveglianza di Ancona aveva negato di recente un permesso premio a Zhevedet Plaku, 44 anni, di origine albanese, detenuto della casa circondariale, a custodia attenuata, di Ancona Barcaglione per reati di rapina e droga, assegnato all'esterno e addetto alle mansioni di pulizie con libertà di movimento, senza scorta, che il 23 gennaio è evaso, rendendosi irreperibile. Lo ha riferito il Garante per i diritti della Persona delle Marche, Giancarlo Giulianelli. A febbraio, si sarebbe dovuta svolgere un'udienza per discutere l'eventuale concessione al 44enne di una misura alternativa dell'affidamento in prova o dei domiciliari per scontare il resto della pena. Circostanze che potrebbero aver indotto il detenuto a premeditare la fuga in vista di un eventuale pronunciamento negativo dei giudici, a seguito del mancato permesso. Secondo quanto si è potuto apprendere, l'evaso non aveva pendenze per omicidio in Italia. "Come Garante - ha detto all'ANSA Giulianelli - dispiace questo episodio che si colloca in un momento particolare e un circolo virtuoso creato nel carcere di Barcaglione. Il mio timore - ha aggiunto - è che possa andare a danneggiare gli altri detenuti per i quali stiamo facendo, a mio avviso, un buon lavoro di reinserimento, grazie anche alle società che si sono prese in carico i ragazzi che hanno concluso lo stage. Un'iniziativa partita dal garante ma che ha coinvolto la magistratura, il carcere, i detenuti e la società civile. Il timore è che questo circuito si possa irrigidire". (ANSA).

 

Protesta magistrati Anm Napoli contro riforma giustizia

(ANSA) - NAPOLI, 25 GEN - Protestano contro la riforma della separazione delle carriere che ha avuto il primo sì della Camera la scorsa settimana i magistrati del distretto di Napoli. Toga indosso, una coccarda tricolore sul petto, e tra le mani un cartello con una frase di Piero Calamandrei che inneggia alla Costituzione, nove magistrati aderenti all'Anm si sono dati appuntamento all'esterno di Castel Capuano a Napoli dove è atteso l'arrivo del ministro Nordio per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. "In questa Costituzione c'è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato", si legge sul cartello esposto. (ANSA).

 

Anm Catania, cartelli e corteo a difesa della Costituzione

(ANSA) - CATANIA, 25 GEN - Magistrati sulla scalinata d'ingresso del Palazzo di Giustizia in toga, con una coccarda tricolore e manifesti con frasi a difesa della Costituzione di Pietro Calamandrei, Luigi Sturzo, Sandro Pertini, Liliana Segre e Roberto Benigni e ombrelli 'tricolori, con riportati alcuni articoli della Costituzione: il nove, l'undici, il tredici, il ventuno e il trentaquattro. Così l'Anm di Catania ha protestato, nel giorno della cerimonia dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario nel Distretto, contro il disegno di legge sulla separazione delle carriere, perché, spiega il presidente della sezione di Catania dell''Associazione nazione magistrati, Giancarlo Casino, "non è in realtà una riforma della giustizia, ma è una riforma della magistratura", è più una "iniziativa che vuole disarticolare la magistratura, che la vuole ridimensionare" e "riportare la prevalenza, la preminenza sul potere esecutivo". "Diciamo - sottolinea Cascino - che la separazione della carriera non serve, non serve non tanto ai magistrati, perché per i singoli magistrati in realtà cambia poco. Si vuole fare un concorso separato per i pubblici ministeri? Qui verrebbe meno e verrebbe assolutamente a scadere la garanzia per i cittadini. Immaginate cosa possa essere, cosa sarà, perché la riforma temo verrà approvata così come è stata proposta. Una separazione delle carriere con un concorso solo per pubblici ministeri - osserva il presidente dell'Anm di Catania - temo, porterà l'inquirente a diventare inquisitore. Le garanzie per i cittadini scemeranno perché il risultato dei pubblici ministeri verrà valutato solo sul risultato e il risultato saranno le condanne, non la giustizia fatta dopo un processo" (ANSA).

 

Si apre anno giudiziario in Sardegna,faccia a faccia Todde-Cucca

(ANSA) - CAGLIARI, 25 GEN - Mentre in queste ore è atteso il deposito del ricorso da parte degli avvocati di Alessandra Todde sulla ordinanza-ingiunzione di decadenza dalla carica di presidente della Regione Sardegna, la governatrice ha presenziato stamani alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario davanti alla presidente della Corte d'Appello di Cagliari, Gemma Cucca, che è anche la presidente del collegio di garanzia elettorale che ha prodotto l'ordinanza-ingiunzione. Non solo. E' stato proprio il voto decisivo della presidente Cucca ad influire sulla decisione, in quanto il collegio aveva espresso tre voti a favore e tre contro. La governatrice Todde aveva già annunciato la sua presenza ("andrò a testa alta") insieme con l'assessore della Programmazione e bilancio, nonché vicepresidente della giunta Giuseppe Meloni. Già all'indomani della notizia della richiesta di decadenza, la presidente della Regione aveva detto di andare avanti e di essere legittimata nel farlo, in attesa del ricorso. (ANSA).