Deraglia un treno, una strage vicino a Santiago de Compostela
Tragedia a Santiago de Compostela, in Spagna. Un treno ad alta velocità (Alvia), in arrivo nella città della Galizia, è deragliato mercoledì sera a poca distanza dalla stazione, provocando una strage: il drammatico bilancio delle autorità locali è di almeno 80 morti e 178 feriti. Impressionanti le immagini dell'incidente - tale lo considera per il momento il governo spagnolo - di cui non si conoscono ancora con certezza le cause, avvenuto alle 20.40 locali circa all'imbocco di un viadotto, all'altezza di una curva molto stretta: tutti i 13 vagoni del convoglio, in viaggio fra Madrid e Ferrol con 240 persone a bordo, sono usciti dai binari, schiantandosi con un boato secondo il racconto di testimoni, alcuni dei quali hanno parlato di ''un'esplosione''.
Tragedia a Santiago de Compostela, in Spagna. Un treno ad alta velocità (Alvia), in arrivo nella città della Galizia, è deragliato mercoledì sera a poca distanza dalla stazione, provocando una strage: il drammatico bilancio delle autorità locali è di almeno 80 morti e 178 feriti. Impressionanti le immagini dell'incidente - tale lo considera per il momento il governo spagnolo - di cui non si conoscono ancora con certezza le cause, avvenuto alle 20.40 locali circa all'imbocco di un viadotto, all'altezza di una curva molto stretta: tutti i 13 vagoni del convoglio, in viaggio fra Madrid e Ferrol con 240 persone a bordo, sono usciti dai binari, schiantandosi con un boato secondo il racconto di testimoni, alcuni dei quali hanno parlato di ''un'esplosione''. Diversi vagoni si sono piegati su un lato, mentre almeno uno si e' ribaltato e ha preso fuoco. Le prime foto hanno potuto mostrare anche alcuni corpi senza vita coperti alla meno peggio e feriti attorno ai quali si affannavano i soccorritori. Dopo le prime ore di incertezza - quando non si escludeva neanche lo spettro del terrorismo, facendo ripiombare il Paese nell'incubo dell'11 marzo 2004 - è stata la portavoce del governo spagnolo ad affermare che l'ipotesi sulla quale si sta lavorando è quella dell'incidente. Un errore umano, secondo le prime ricostruzioni del macchinista uscito miracolosamente illeso, che racconta di come il convoglio abbia imboccato la curva a gran velocità, di molto superiore al limite degli 80 km/h. Il disastro ha oscurato il giorno d'avvio dei festeggiamenti in vista della ricorrenza di San Giacomo, patrono di Spagna e della Galizia, il cui legame con la città fa di Santiago de Compostela una delle grandi mete del pellegrinaggio cristiano in Europa, con visitatori da mezzo mondo. La festa cade giovedì 25 luglio, ma é annunciata secondo la tradizione dai rintocchi delle campane della Cattedrale già il 24, alla vigilia, e si doveva protrarre nella notte e poi per un'intera settimana con riti ed eventi: le celebrazioni ovviamente sono state immediatamente cancellate dalle autorità locali, mentre la zona del deragliamento si è subito affollata rapidamente di ambulanze e squadre di soccorso. E' molto probabile che sul treno viaggiassero molti cittadini stranieri. L'Unita' di Crisi della Farnesina, attraverso la rete diplomatico-consolare in Spagna, ha avviato contatti costanti con le autorità locali allo scopo di verificare l'eventuale presenza di italiani coinvolti. Secondo l'ambasciatore italiano in Spagna Pietro Sebastiani non si hanno notizie al momento notizie di connazionali tra le vittime, ma la situazione è ovviamente ancora confusa. Drammatiche le prime testimonianze raccolte dai media locali. "Quanti morti che ci sono qui, mio Dio", ha esclamato una donna a Rado Galega nei primi minuti dopo l'accaduto. Mentre il governatore della Galizia, fra i primi a raggiungere il luogo della catastrofe, ha parlato di scene da "girone dantesco". Il bilancio delle vittime viene aggiornato di ora in ora. Il Tribunale della Galizia nella notte fra mercoledì e gioved' parlava di 77 morti e 143 feriti, su 222 persone a bordo: 73 cadaveri recuperati e 4 persone morte in ospedale. Ma pompieri, polizia e forze della sicurezza locale della Galizia sono ancora sul posto, alle prese con i vagoni accartocciati. Sulla zona ha continuato ad addensarsi a lungo una fitta colonna di fumo, mentre arrivavano responsabili di governo e autorità locali a cominciare dal sindaco di Santiago, Angel Curras, e dal ministro dei Lavori pubblici, Ana Pastor. Giovedì mattina arriverà sul luogo del disastro anche il premier Mariano Rajoy. Per Santiago é una notte di morte.